Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
8ª edizione - (2005)

LE MOTIVAZIONI DELLA GIURIA

L'ottavo Premio Letterario Sofia è stato attribuito ad Alberica Bazzoni del Liceo Classico Parini di Milano per Risuonano i tuoi passi, pubblicato con il numero 43

Un racconto elegante e romantico – una idealizzazione quasi d’altri tempi – che fonde in maniera davvero notevole i tempi di uno studio di Chopin con quelli di un inizio mattina, di una pedalata verso la scuola, in cui le note accompagnano la visione di una compagna (una compagna evidentemente amata, sia pure timidamente e da lontano), un elfo delicato arrampicato su una bici troppo alta. Bello è il senso della fatica del ritorno – anche se la strada è in discesa! – un ritorno ingrigito e appesantito perché l’immagine amata non è più davanti agli occhi. E anche le note di Chopin, orfane dell’elfo, si aggrovigliano, come prive di scopo.

Menzione d'onore a Lara Bernardi del Liceo Linguistico Manzoni di Milano per  I tre musici, pubblicato con il numero 17

Una cronaca, piena di sensibilità (anche sociale) e di calore umano, di un incontro in metropolitana con tre suonatori balcanici, tre musici che con grande dignità, e offrendo la loro arte, girano per gli scompartimenti sperando che qualcuno ripaghi le melodie con un soldo. Molto felici, e toccanti, sono le righe in cui l’autrice  – uscita di casa senza portafoglio – racconta di aver voluto ripagare il canto del violino, del sassofono e della chitarra con un bigliettino: "Congratulazioni". Ma poi il pudore la blocca, e sulla carta resta solo una sillaba monca. Lo scritto denota una grande capacità di osservazione, e di attenzione verso la realtà circostante.

Menzione d'onore a Ludovica Gazzè del Liceo Classico Parini di Milano per Lubecca - Milano basato su Tonio Kroeger di Thomas Mann, pubblicato con il numero 20

Questo breve racconto su un’esperienza di studio all’estero denota una felice vena narrativa, la capacità di andare molto oltre il diario personale, con un senso della misura e una autoironia davvero notevoli per un’autrice così giovane. Il risultato è molto fresco e
originale.

Giuria Studentesca:
    Andrea Allemano, Liceo Scientifico Tecnologico Giorgi di Milano
    Alice De Ferrari, Liceo Classico Beccaria di Milano
    Ilaria Grasso, Liceo Scientifico Tecnologico Giorgi di Milano
    Rudi Maggio, Liceo Classico Manzoni di Milano
    Charlotte Michi, Liceo Scientifico Vittorio Veneto di Milano


Premio speciale della giuria studentesca a Luigi Grigis della Scuola Privata Campania Centro Studi di Milano per rime per lei e noi, pubblicato con il numero 7

L'abbiamo letto e riletto più volte e vorremmo continuare. È tanto sconnesso e la metrica manca a tal punto che le rime sembra siano solo coincidenze. Riesce ad essere dolce come parole affettuose e forte come arringhe e grida di rivolta. È la poesia che esprime il disagio di essere nati in una mezza generazione, con alle spalle una colorata quanto vanagloriosa rivoluzione e di fronte un avvenire già segnato e che non si può cambiare e per cui non val la pena di lottare. Tanto più che in questo mondo ormai non è più possibile trovare valori o almeno nella misura in cui questi non si accompagnino ad un prezzo. Con umiltà e una malcelata paura di mancare di rispetto al popolo del precariato a cui, s'intuisce, evidentemente non appartiene, il poeta invita a non inseguire effimeri traguardi, rischiando di dimenticare i nostri sogni, quelli veri, in un mondo dove della speranza sembrano rimaste solo le ceneri tiepide, un mondo che desidera al posto nostro. Ma come evadere da questo deserto dell'anima, prigione senza confini? La risposta è: leggere, leggere ogni cosa, dai dipinti sui muri alle poesie dei classici, leggere i suoni, il cielo, il mattino, ogni giorno. "Tutto ciò che ti serve per vivere due occhi per guardare e una penna per scrivere". E in un certo senso, questa scrittura può essere compagna. La nostra solitudine ci costringe a portarci dentro malesseri che devono essere espulsi "quello che ogni istante s'insinua meschino, che entra nella bocca e finisce nell'intestino". Ma spesso sono solo brevi e piccoli particolari.
Leggere la vita è la soluzione e la scrittura è il linguaggio con cui trasmettere le nostre piccole conquiste, che in questo infinito perfezionamento della ripetizione dove si perde il senso delle cose, dove un vestito non è più abito, dove cibo non è più nutrimento, in questa realtà che è un fitto mosaico di mistificazioni e di valori senza valore, sono la nostra salvezza. Salvagente per i naufraghi del nuovo millennio, queste piccole intuizioni sono il conforto per chi non vede altra via d'uscita, ma che non ha ancora perso la speranza.
Questo aspetto ha diretto la nostra scelta, il vedere nella scrittura un tempio, un pritaneo, un emporio dove far incontrare i pensieri degli uomini, ma soprattutto un'alcova dove riporli e svuotare il nostro giovane cuore dall'onere che la sensibilità porta con sé. Il peso diminuisce con la scomparsa del male, un male che davvero rasenta il dolore fisico, un peso che grava tra il cuore e lo sterno e che ci toglie il respiro. Tutto questo fluisce via con l'inchiostro ed è in questa magica alchimia che vediamo i pensieri divenire parole scritte, prender forma e nella metamorfosi troviamo la nostra catarsi, per l'animo che si quieta, si riconosce, si conosce. Rime per lei e per noi, uno stile non stile, parole che corrono fuori da una mano che non è nulla più che la prona esecutrice di una piccola anima sperduta alla ricerca nel circostante di quel particolare infinitesimale che può darle la forza di andare avanti.

Premio speciale della sezione ANPI di Milano Barona nel quadro delle iniziative per il Sessantesimo della Liberazione a:
Loredana Muharremi dell'I.P.I.A. Correnti di Milano per Milano Auschwitz - A Milano. In memoria della Shoàh, pubblicato con il numero 34
Jacopo Ertola, del C.F.P. ANFFAS - ONLUS di Milano per Un'esperienza di lettura - da "L'amico ritrovato" di Fred Uhlman, pubblicato con il numero 38
Luca Colangelo, del Liceo Scientifico Tecnologico Giorgi di Milano per Un'esperienza di lettura - da "Se questo è un uomo" di Primo Levi, pubblicato con il numero 41

Cari Luca, Jacopo, Loredana,
quest’anno l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia A.N.P.I. come coordinamento sezioni Milano Sud e Provincia con l’organizzazione della sezione ANPI Barona, in occasione del sessantesimo della liberazione 1945/2005, ha pensato di abbinarsi al premio letterario Sofia, per cercare tra i racconti arrivati in concorso uno scritto che in qualche modo riproponesse, documentasse, esplorasse, i valori della libertà, dell’antifascismo, della democrazia, temi sempre più attuali in questo periodo di non facile interpretazione politica.
I vostri racconti ci hanno dunque colpito e interessato meritandosi un piccolo premio speciale che come ANPI abbiamo pensato di consegnarvi: libri che potrebbero aiutare la vostra voglia di capire e di conoscere, sollecitare la vostra ricerca su periodi storici ma anche attuali, orientare la vostra riflessione verso valori secondo noi primari.
Il compito di ricordare quello che è stato - dagli eccidi delle popolazioni civili, ai campi di sterminio, alla dittatura, fino alla lotta di Liberazione nazionale - ci tocca da vicino e ci parla della necessità di avere sempre presente, nella nostra azione quotidiana, quei valori ma soprattutto quell’imperativo etico e morale: scegliere da che parte stare, per non essere indifferenti alle sofferenze e all’ingiustizie, lottare per un mondo migliore, senza guerre, e per un paese più libero e più giusto.
Oggi la nostra lotta di liberazione è non violenta, tutta protesa allo studio ed all’impegno e prende le forme del dibattito libero, della libera scelta dei propri rappresentanti, della possibilità di poter incidere sulle scelte, di vivere in una democrazia compiuta. I giovani insieme ai giovani di allora, possono portare avanti la memoria storica dei fatti. Ogni luogo di vita delle persone, e in particolar modo delle giovani generazioni è essenziale per far vivere ideali di libertà e di democrazia. Le scuole e le università sono luoghi dove è necessario affrontare la deriva di uno studio revisionista in una sola direzione, e promuovere iniziative volte alla difesa della libertà, la giustizia, l’uguaglianza.
Lottare per la Resistenza è sapere che ogni torto inflitto alle persone più deboli è un male che si diffonde all’intero corpo sociale, è far capire che ci deve interessare prima di tutto la sorte di chi rimane indietro.
Lottare per la Resistenza è fare dell’Italia un paese libero e aperto alle persone di ogni sesso, colore, religione, cultura e di rendere plurale e integrata la nostra comunità.
Lottare per la Resistenza oggi significa difendere e ampliare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Lottare per la Resistenza vuol dire che tutto il mondo ci riguarda e che tutti hanno il compito di difendere e di ampliare i diritti che i partigiani conquistarono con il loro impegno e la loro lotta.
Ricordando e trovando in perfetta simbiosi il nostro pensiero, con le parole, gli scritti e l’azione di Sofia a cui questo premio è dedicato, non ci resta che premiarvi con una medaglia che celebra il sessantesimo e 100 euro in libri.
Vi auguriamo un felice e meraviglioso futuro.


I TESTI PREMIATI:

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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010