Un'esperienza di lettura
Ci sono due tipi di lettore, quello incuriosito che non potendo aspettare per scoprire se è quello il libro adatto a lui, subito scorge il titoletto, dà uno sguardo alla trama e butta un occhio sulla prima pagina e il lettore che io definisco minimalista; anche egli vuol trovare il suo secondo mondo che sia grande e dispersivo, fantasy o futuristico, horror o realistico, però invece di iniziare a leggere le prime pagine e scoprire così se è di suo gradimento, si limita a guardare il prezzo e l'immagine -perché dalla copertina si capisce tutto- pensa, mentre in realtà, a volte si sa che l'apparenza inganna e ti ritrovi alla fine, a casa a compiere un viaggio nel mondo sbagliato.
A proposito di mondo, a me non piace vivere nella realtà perché non è come la vorrei, se potessi la cambierei. Io non so com'è il mio posto ideale, lo immagino ogni volta diverso… Un'isola dove l'acqua colorata dal sole si infrange sugli scogli, un palco che aspetta la mia voce, per poi passare bruscamente a… un gruppo di pirati si avvicina minaccioso, il villaggio in fiamme, le bombe della Perla Nera, le donne che scappano urlanti, inseguite dai balordi: per questo non vi consiglio di leggere più libri contemporaneamente, a meno che voi non stiate cercando un mondo di caos totale!
I libri sono sacri, nessuno può odiarli e la tecnologia non potrà mai sostituire del tutto la magia dell'immaginazione che rende tutti liberi. Il libro scelto, funge da specchio dell'anima dell'uomo che lo sceglie dico sempre (e ne sono certa). Se si prova un'esperienza, un libro fa venir voglia di farne subito un'altra poiché la fantasia non ha limiti. Con la mente si può volare e superare ogni paura e ogni convinzione, lasciare questo mondo ed essere immortali. Inoltre viaggiare con la mente è molto più economico! È certo però ch'io lettore faccia fatica ad esprimermi in termini di scrittore. Ma anche da pseudo-scrittore è mio dovere darvi il benvenuto nella mia esperienza di lettura che ora fa parte della mia storia.
Indelebile quel giorno in cui conobbi il mio libro preferito, Mano di Mummia. Fu amore a prima vista, come un fulmine che all'improvviso squarcia il cielo.
Profilo del primo lettore: inizio a leggere: la mummia cominciò ad avanzare. Allora non sapevo che… Il giorno dopo avevo già cominciato a leggere il libro e per raccontarvelo, dovrò far riferimento alla mia memoria… Seduta sulla poltrona e non presente se non fisicamente, la mente totalmente catturata e ormai protagonista tanto da non sentire e vedere neppure gli oggetti che mi circondavano, ero già alla scena più interessante… Lo zio è stato il primo a scendere con la torcia, ma è troppo buio e Gabe distratta comincia la sua caduta nel vuoto. Non smette di precipitare quando un braccio la afferra; Sara è già giù ad aspettarla. Solo la luce riflessa sugli specchi, metodo degli antichi Egizi, illumina la camera di preparazione della mummia, la camera mortuaria. Tutto è intatto, nessuno era mai stato lì prima di duemila anni fa, ma è inquietante come si possano udire degli strani rumori provenienti dalla gola della piramide, lì dove verrà scoperto il tunnel segreto, labirinto dal quale è difficile uscire…
A volte si temono i luoghi inesplorati, ma ci vuole solo un po' di coraggio proprio come Gabe per superare le paure del proprio subconscio. Il lettore questo coraggio non ce l'ha, ma una volta aperta la copertina che funge da porta fra il sottile confine di realtà e finzione, non si può evitare di andare avanti o il libro ti lascerà intrappolato in quel sottile limbo.
Il lettore è succube di adrenalina e la cerca in nuove sensazioni: se ad esempio una ragazza come me è solita avventurarsi in mondi ultra-dimensionali, prima o poi vorrà varcare il confine horror e scoprire magari di non aver un istantaneo shock!
Dove potete trovarmi ora? Sono alla ricerca di nuovi luoghi in cui teletrasportarmi, chissà magari ci incontreremo con il nostro avatar in un'altra dimensione!
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