Le affinitą, il viaggio, la memoria.
Era una vacanza di giugno e non era uguale alle altre, anzi si rivelò piuttosto unica, non perché di vacanze belle non ne ho mai fatte ma perché era stata una esperienza molto particolare.
La mattina di solito ci si svegliava con il buon odore delle crêpes alla nutella appena preparate.
La pastella era ogni mattina più buona: le crêpes di Pino sono proprio speciali.
Io e Arianna ne mangiavamo più di una, poi in bicicletta per 15 Km e finalmente in spiaggia a giocare a "Rudigher".
In acqua ci andavamo solo quando c'erano le onde perché era più divertente, Chicco si divertiva a trucidare degli insettacci e io e Arianna eravamo sempre a far conoscenze nuove anche con serpenti, cinghiali, volpi e volpini.
Oppure a "rubare" i frutti della vecchietta. È stato fantastico.
Anche se quest'anno siamo andate a Stromboli insieme, non mi sono divertita tanto quanto l'anno precedente, forse perché c'era il mio babbo o Manuel e Debbi o Nicola.
Sono stata arcicontenta di quella che poteva invece essere una vacanza noiosa perché ero senza i miei genitori.
Poesia
I fiori risplendevano,
i fiori e le siepi fiorite catturavano ogni
raggio del sole,
ogni goccia di pioggia,
ogni colore dell'arcobaleno.
E così risplendevano nel cortiletto bagnato.
Qualche blocco di neve, qua e là, vicino
alle aiuole respingeva la candida e soffice luce del sole.
E così il cortiletto risplendeva.
I ciuffi d'erba ancora un po' bagnati svolazzavano leggermente tra i fiori.
L'arcobaleno scomparve...
...La pioggia
cessò e il sole faceva il suo lavoro:
rendeva i fiori luccicanti;
rendeva il cortiletto luccicante e colorato
rendeva una primavera
stupenda!!
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