Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
1ª edizione - (1998)

Un'esperienza di lettura

Siddharta... di Hesse, sì, è un libro stupendo ma l'ho già letto due volte... vediamo, ho bisogno di qualcosa che mi distolga da questi pensieri opprimenti e assillanti, qualcosa di intimamente travolgente, ma anche rilassante... Dylan Thomas, Baudelaire, Verlaine, Apollinaire, Blake, Ungaretti... la scorsa estate ho riempito la biblioteca di poeti dovevo proprio essere in paranoia ora ci vuole un libro che sappia stupirmi... Siddharta... vediamo, potrei leggere qualcosa di Zola ricordo che quel Therese Raquin mi era tanto piaciuto oppure qui c'è anche Stendhal, Balzac, Flaubert... Siddharta... Tolstoj, Mann, Dostoevskij... Siddharta... strano che il mio sguardo continui a soffermarsi su questo libricino quasi mi vien voglia di sfogliarlo di nuovo.
Come mi è dolce la lettura di quest'opera che tra tutte è per me la più cara... sento le parole scorrere in me, fluire nel mio inconscio e lentamente sul loro suono mi adagio e mi modello ogni volta che lo leggo sono travolto dalla forza che sembra scaturire dalle sue pagine e semplicemente m'innamoro di questo personaggio... Siddharta... lo vedo in me, scopro me in lui, riconosco nelle sue paure, nelle sue afflizioni i miei tormenti essendo entrambi animati dalla medesima inquietudine interiore che ci spinge al vagabondaggio e all'eterna ed inesauribile ricerca.
E poi ascolto le descrizioni di questi paesaggi sublimi, così naturalmente paradisiaci e spiritualmente allietanti mi ricordano le mie montagne, le verdi foreste e il ruscello quel tortuoso fiumiciattolo che amavo osservare per intere ore... il suo scorrere è un flusso eterno ed impenetrabile come lo sguardo del Gothama, il Buddha... è un'immagine perpetua che non subisce modificazioni col passare del tempo, sottratta alle leggi dell'invecchiamento che sembra riflettere la condizione di quel presente imperturbabile in cui mi sento avvinghiato, imprigionato esattamente come Siddharta... lui che ha scelto di sfuggire a quella condizione attraverso la ricerca, il viaggio eterno, il desiderio di conoscere che non può trovare soddisfazione... e mi sovviene anche la primavera, che vedo sbocciare intorno a me e che mi riempie di una tal gioia, e l'inverno ormai morto e un anno passato nel ricordo disperato di te. Osservo questo giovane Siddharta viaggiare... egli ha avuto il coraggio di cambiare, di sperimentare, di cercare altrove sé stesso ed io lo amo come amo tante altre figure emblematiche... Rimbaud, Morrison, Nietzsche... uomini insaziabili, ai limiti della follia, sì, la follia... anch'io per molti aspetti sono un folle, o meglio un nevrotico e ho bisogno di distrarmi, di leggere per cancellare quei funesti pensieri che continuamente m'assillano... sono i pensieri degli altri, quello che gli altri pensano e dicono di me, la loro invidia, la loro cattiveria... mi tormentano, mi strappano lacrime ed ore di inutile quanto frustrante disperazione e si somatizzano in lancinanti gastriti sento lo stomaco pulsare, quasi volersi ribellare ma destinato infine a soccombere sotto un peso insostenibile che mi schiaccia e mi attanaglia. e inghiotte ogni sentimento relegandomi nella più cupa apatia... mi dibatto ma non posso reagire allora la tristezza mi serra la gola, soffoca ogni parola, la paura degli altri si trasforma in disagio poi in impossibilità di comunicare quindi in abbandono solitudine che suscitano tutta la mia rabbia e l'odio e il rancore per un ambiente ignorante ed ostile che non mi sa apprezzare... ora basta, tanto non serve, posso solo versare altre lacrime, ma ciò non m'aiuta.
Quel che m'aiuta è invece la lettura... Siddharta... come è piacevole ascoltare le tue parole riecheggiare nella mia mente in esse solo posso trovare conforto dalle frustrazioni..."Chi s'immerge meditando, con puro intelletto, nell'Atman, parole non vanno ad esprimere la beatitudine del suo cuore"... così anch'io, come te, m'immergo nel mio io, che tu chiami Atman, e imparo a conoscermi, ad esplorarmi e in me vedo tanti aspetti, tante figure diverse che prima non conoscevo o forse avevo inconsciamente celato e grazie a te scopro altri io, mi arricchisco e conosco così il tutto, quel meraviglioso tutto che è anche l'unità, seppur rivestita di mille volti cangianti.
La tua serenità diventa la mia e i tuoi viaggi mi ricordano i miei... Dublino, Parigi, Vienna... quante immagini meravigliose, indimenticabili mi attraversano e mi animano di una felicità preziosa... su tutti domina il ricordo di Vienna, luogo di travolgenti incontri amorosi, di luce e di gioiosa vitalità, luogo in cui ho sperato di poter morire.
Ricordi, sempre ricordi mi occupano la mente e con essi i rimpianti e i rimorsi che non trovano soluzione e che mi tormenteranno per il resto dei miei giorni... al diavolo, basta, voglio reagire, riempimi di te Siddharta... insegnami infine le gioie del tuo vivere... Siddharta.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010