Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
3ª edizione - (2000)

Le affinitą, il viaggio, la memoria

Ricordo ancora quell’indimenticabile viaggio proprio come se fosse ieri, tanto che ancora oggi quando ci ripenso riesco a sentire il profumo della natura attorno a me e il dolce rumore delle onde, che mi rende serena.
Quelle mattina presi il treno per fuggire dal caotico rumore della città, dove l’indifferenza regna sovrana , per rifugiarmi in mezzo alla natura alla ricerca di me stessa.
Non sono mai stata un tipo solitario, ma quel giorno avevo bisogno di stare da sola, di riflettere. Arrivai a destinazione alle dieci e così decisi di incamminarmi verso il traghetto, ma già durante il mio cammino iniziai ad osservare l’indescrivibile bellezza del lago ed il suo sfavillante scintillio, ed ad un tratto sentii una sensazione di pace crescere in me.
Salii sul traghetto e durante il tragitto, per giungere sull’isola, decisi di non stare in coperta, ma di uscire fuori per sentire il vento tra i capelli e il rumore delle onde che si schiantano contro la barca. In quel momento pensai che mi sarebbe piaciuto essere come il vento, sì perché il vento passa veloce e porta via con se tutto ciò che incontra sul suo cammino.
Finalmente arrivai sull’isola, non era molto grande, ma era un luogo bellissimo immerso nella natura, dove l’unica imponente costruzione era un castello del '600, e così decisi di visitarlo immediatamente.
Rimasi assolutamente affascinata da quella costruzione, gli arredamenti e i dipinti che si trovavano al suo interno erano assolutamente strepitosi, tanto che ad un tratto mi fermai a pensare, e feci un viaggio nel passato. Immaginai di essere nel '600 in quell’immenso castello, ed ad un tratto pensai che sarebbe stato fantastico vivere in quel luogo circondato dalla natura, in quel tempo che a me sembra così lontano.
Dopo aver visitato tutta l’isola, mi accorgo che ormai è ora di tornare a casa, non è che ne abbia molta voglia, ma sono felice comunque, perché il mio breve viaggio è stato davvero fantastico.
Però mi concedo ancora qualche minuto e, seduta sull’erba inizio ad osservare i fiori che ondeggiano investiti dal vento, perché voglio imprimere tutto nella mia mente.
Alla fine torno a casa, ora il mio viaggio è veramente finito, ma mi sento serena e soprattutto mi rendo conto che, finalmente ho ritrovato me stessa.
Ormai stanca della giornata vado a letto per ripercorrere in sogno il mio fantastico viaggio.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010