Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
3ª edizione - (2000)

Emozioni legate a un crine di cavallo- da un'adolescente ad una puledra

L'emozione di vivere il presente.
Il brivido di rendersi conto del vero e più puro significato di vivere quel momento, il momento.
E il vento passa tra i suoi crini così forti e lucenti e i profumi filtrano tra ciò che è pelle, pelle in contatto, menti in perfetta simbiosi.
Inscindibili animi, i suoi occhi brillano di vita ed abbagliano il mio cuore che batte, pulsa, ecco la vita.
Il sole illumina i miei capelli, d'oro, il sole illumina il suo pelo, ambrato.
I suoi muscoli così potenti, eppure così raffinati nel loro utilizzo... leggera, leggere.
Il suo corpo, perfetto.
Proporzionato come un dipinto, una scultura greca, eppure alcun pittore, alcuno scultore a modellarlo; solo i canoni naturali, così perfettamente rispettati.
Corro, corriamo, verso ciò che è nostro.
Verso ciò che la vita ci deve.
Tra noi l'istante che fugge, per poi tornare.
Corro, corriamo.
Galoppa, galoppiamo verso il muro del silenzio; rompilo, perché io ho paura.
Paura di un grido che non ha voce, di un urlo muto che non sentirò, non sentiremo.
Eppure ho paura con te.
Non avere paura.
Non devo aver paura, timore di quelle strofe cancellate nella poesia che è la vita.
Eppure con te, tutto corre, fugge via dalla mia mente.
Io, io sono avvolta da un vero senso di unione, che è vivo, presente, che non mi tradisce e non mi tradirà mai.
Un vero calore che, nonostante io cerchi, di così caldi non ne troverò; io so che non bruceremo, mai.
I tuoi occhi sono una parete morbida cui appoggiarsi nei momenti di stanchezza, un dolce impatto che solo io provo...
È l'attimo dopo aver continuato a sbattere la testa contro le dure pareti della società che mi circonda.
Volo, voliamo.
Più in alto, più in alto di tutti, tutti quanti e nessuno né ci supererà né ci raggiungerà mai, quando sei con me.
Non credo tu abbia le ali, ma so che sei libera.
So che riusciremo a toccare i nostri sogni, con la punta delle dita e se vorremo li afferreremo.
Le tue andature sono sublimi; ed io con te mi sento altrettanto.
Mi sento fiera, fiera di montarti.
Sedermi su un trono, che senza te cade.
Il mio cuore, il tuo.
I tuoi respiri, i miei.
Sono un ritmo incalzante, non segnato su spartito.
Sono il ritmo soave di una musica firmata anonimo.
Vorrei urlare sprofondandomi nell'immensità che ci appartiene, vorrei capire ciò che ci sembra così inspiegabile, vorrei arrivare a toccare la vera essenza delle cose, vorrei vedere il valore umano scindersi, mitigando i freddi venti dell'indifferenza.
Vorrei che la mia lacrima non si depositasse al suolo rompendosi, vorrei che la mia lacrima, aguzza, colpisse il cuore di ciò che mi fa soffrire, ci fa soffrire.
Mi rifiuto di essere vittima.
Eppure a volte avere il coraggio di fuggire, di sorvolare, di rompere gli schemi manca.
Dov'è la purezza?
La pura semplicità di essere e di vivere contemporaneamente, senza modellarsi.
Crearsi di falsità, senza esserne nemmeno capaci.
Ma al bivio della vita, ecco che si diviene nudi... ecco un incredibile freddo, un incredibile vento che ci spoglia di tutto ciò che non è vero; e inizia il pianto, il pianto per qualcosa che non si conosce, che ci appartiene, ma che ora è perso o non più raggiungibile.
Forza Nicia corri. Non ho intenzione di abbandonarti, non ho intenzione di sfumare una passione così violenta in qualcosa di imposto, imposto al mio "io".
Sarà la mia coscienza a guidarmi.
Sarà la tua coscienza a guidarti.
Come sottofondo musicale sento musiche così diverse...
Non cadremo nella trappola dell'inganno dalla quale tutti ormai tendono a sporgersi troppo. La caduta è infernale.
Fermati, fermiamoci.
Voglio cogliere quel fiore. Danzare con il suo petalo che soave s'innalza, per poi ricadere.
Annusarne i colori.
Assaporarne l'essenza.
L'essenza più pura, quella più vera, la stessa che ti pone davanti la barriera più alta.
Io con te non ho paura.
Io con te la supererò, Nirvana.

Grazie, Nicia
Chiara


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010