Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
2ª edizione - (1999)

Un'esperienza di lettura

Io non ho mai letto volentieri, ma l'estate scorsa, obbligato dal professore di Italiano, ho scoperto che alcuni libri sono interessanti.
Sono rimasto particolarmente attratto dai gialli di Ed Mcbaian nei quali, oltre ai metodi di indagine della polizia americana, viene descritto il modo di pensare e di vivere di qualche anno fa in America.
In questi racconti vengono descritte vicende che riportano diverse classi sociali, dalle più ricche alle più povere.
I particolari più significanti, secondo me, sono descritti nei libri "Uno spacciatore per l'ottantasettesimo distretto" e "Savage calibro 300".
Il primo racconta di uno spacciatore brasiliano di quattordici anni che, essendo immigrato da poco, doveva vivere nel ghetto con la sua famiglia, di questo posto viene fatta una descrizione dettagliata. La povertà viene messa in evidenza in diversi momenti, accanto a descrizioni di luoghi più ricchi.
Il secondo libro racconta di tre uomini che dopo aver ucciso un uomo accidentalmente, hanno assassinato un ricattatore che li aveva scoperti; oltre a loro costui costringeva la moglie di un politico a pagarlo per delle foto che lei aveva fatto prima di essere maggiorenne.
Questo ricatto mi è rimasto impresso, perché al giorno d'oggi nessuno si scandalizzerebbe più per una foto nuda.
I ragazzi della classe abbastanza benestante vengono descritti in diversi romanzi come piccoli teppisti organizzati in bande come nel libro "Estremo insulto"; i più piccoli sono cresciuti sulla strada come bambini innocenti che però consegnano lettere per pochi soldi e giocano con tutto quello che trovano sulla strada: vermi, animali morti ecc.
La mentalità degli immigrati italiani appare in molti racconti e rispecchia per lo più il meridione come nel libro "Attentato a Carella", dove viene descritto un matrimonio con una festa fuori dal normale o in "Gioco di pazienza", nel quale devono indagare sul ritrovamento di un bottino di una rapina effettuata da quattro italiani morti nella fuga e i famigliari si rifiutarono di aiutare la polizia.
I più giovani vengono descritti come americani normali che non danno peso alla loro origine, come nel libro "Ucciderò la Ledi alle Otto", i poliziotti sono descritti in tutti i romanzi come persone che non badano al fatto che il loro compagno sia bianco o nero, ebreo o cristiano.
Questi libri mi appassionano soprattutto per il modo in cui le vicende raccontate si svolgono contemporaneamente confondendo il lettore.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010