Alla madre
O Terra còlia
il solo pensarti
per pochi attimi
mi inebria di gioia
e tristezza
al pensiero di
starti lontana
Tu,
terra del mio seme
prepotentemente
radicata nelle mie vene
custodisci il mio passato
facendomelo scorgere
a tuo piacimento
Mi piego davanti
alla tua bellezza
maledetta
che fu piena di dolori
e di passioni
Straziata dalle lacrime
vivi ancora nelle braccia
dei curvi contadini
già vecchi a quarant'anni,
negli occhi delle donne
che hanno patito molto,
nei limpidi giochi
dei bambini,
nelle chiare acque
del tuo mare
Tieni quindi
il mio pensiero
che ti sfiora e
ricorda ch'è
il regalo di uno
dei tuoi figli
che se pur lontano
non può smettere
di amare una così
meravigliosa madre
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