Un'esperienza di lettura. da "La forza della vita" di Paolo Vallesi
Ho ancora nella testa il suono di quella canzone che di notte mi culla tra le sue note e di giorno mi tiene compagnia.
Mi appare come un lamento, il lamento disperato della bambina che c'è in me e che, in fondo, c'è in tutti noi. È un grido che spacca il silenzio, che nella sua dolorosa tristezza mi dà la forza per continuare quando niente ha più un senso.
Già, la forza della vita... quante volte, nel vuoto della mia camera, ho fissato la parete bianca, domandandomi se questa forza potevo veramente trovarla anche dentro di me, magari in qualche cavità a me sconosciuta!?! Sognavo di tenerla stretta nelle mie mani, perché avevo paura di perderla, pensavo di doverne tenere un po' di riserva per i momenti di bisogno...
La radio è accesa sulle note di quella canzone... mi dà la forza per alzarmi, per affrontare anche questa giornata, seppur triste e sconsolata come le altre.
Ma perché credo nel potere di quella musica, di quella voce che non sa di che colore sono i miei occhi, che non sa neanche come mi chiamo, che non sa nulla di me? Perché? Forse è un incantesimo: mi ha stregata con le sue parole lievi come la brezza delicata del mattino, ma forti e intense come il crepitio di un tuono.
Quando il sole muore dietro le nuvole scure e la pioggia scende sul cemento del mio cuore, quando l'ombra oscura il giorno e appare sul mio volto come una triste macchia d'inchiostro.. posso contare su di lei, lei quella canzone, lei quella forza della vita. Se potessi rinchiuderei le sue dolci note in una scatola, le custodirei gelosamente nel mio cassetto segreto, perché il loro calore mi possa scaldare. Se potessi griderei anch'io, con quanta forza ho in petto, la mia voglia di vita... ma è il coraggio che mi manca, quel coraggio soppresso dietro gli sguardi accusatori della gente, quel coraggio che non resta indifferente ai pensieri, alle opinioni e ai pregiudizi degli altri.
Già, la vita, così esigente nella sua frenetica attività tanto che può far paura...
La fredda aria del mattino che entra dalla finestra aperta si porta via le ultime note. Una lacrima scende sul mio volto. Chiudo gli occhi al nuovo giorno che comincia.
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