Un'esperienza di lettura da "Agostino" di Alberto Moravia
Ho letto la storia di Agostino, un ragazzo dell'alta borghesia, orfano di padre, che trascorre le sue vacanze in una bella villa al mare con l'amatissima madre.
Quell'estate, però, dopo alcuni giorni passati in piena serenità tra bagni e giri con il pattino, si sentì sempre più lontano dalla giovane vedova a causa di un giovane deciso a conquistare la donna. Agostino non capì subito le dimensioni della nuova situazione creatasi da poco e non riuscì ad accettare il fatto che, ora, un piccolo spazio nel cuore della madre fosse occupato da questo nuovo sconosciuto. Un giorno, dopo un lungo litigio con la madre, si chiuse in una cabina a piangere ed incontrò un ragazzo che lo invitò alla spiaggia dove si trovava con degli amici, Agostino lo seguì e incontrandoli fu subito riconosciuto e identificato "diverso", per i suoi atteggiamenti nettamente più raffinati ed essi gli offrirono la possibilità di entrare a far parte della compagnia, in cambio di qualche sigaretta. A questo punto il rapporto di netta accettazione che Agostino aveva prima con i valori della classe borghese cui apparteneva, si trasformò in una situazione di disagio per lui che cominciò a frequentare ragazzi cresciuti in strada, abituati ad arrangiarsi e condurre un diverso tipo di vita. Agostino grazie alle nuove amicizie, scoprì l'amarezza dell'essere snobbati, l'esclusione e il valore della differenza economica. Un giorno, mentre avrebbe dovuto raggiungere i suoi amici su un'isoletta poco distante, il Saro, uno del gruppo, anziano e ambiguo, gli offrì un passaggio in barca e Agostino accettò immediatamente, ma quando arrivarono gli altri ragazzi lo scherzarono e gli fecero capire che l'offerta del passaggio avrebbe voluto significare il tentativo di un approccio sessuale con lui; Agostino, del tutto ignaro di queste cose, scoprì, con brutalità, la vera natura del rapporto tra un uomo ed una donna, del sesso, delle case chiuse e dell'omosessualità grazie ai suoi nuovi compagni. Quell'estate, quindi, si compì per Agostino il passaggio fra l'infanzia e l'adolescenza in un modo molto brusco.
Le emozioni del personaggio sono messe in risalto grazie allo stile dell'autore: quando Agostino stava con la madre, cullato in una ricca fanciullezza, provava un senso d'amore e di rispetto verso una donna considerata in tutta la sua purezza; quando invece Agostino si recava dai ragazzi, avrebbe voluto mettere in risalto le sue doti, facendo vedere che anche lui poteva considerarsi importate ma quando era con loro, provava un senso di sottomissione, perché pur essendo più ricco di loro, le sue conoscenze sulla vita erano limitate.
Grazie alle scelte dell'autore, Agostino è presentato come un ragazzo poco furbo, sfruttato per la sua ingenuità, costretto a procurare dei soldi o oggetti poco costosi, ma molto significativi per la "banda", come le sigarette.
Al contrario, "i ragazzi del bagno Vespucci", credendosi alquanto intelligenti, mettono in risalto le loro esperienze della vita al confronto con Agostino, facendolo sembrare un ragazzo troppo ricco per poter conoscere la vita di tutti i giorni.
Ciò è ben visibile nell'episodio in cui Agostino dovette procurare dei soldi per sé ed il suo amico che lo avrebbe accompagnato in una casa-chiusa, per trascorrere una notte con una prostituta, ma scoprì di essere troppo piccolo e dovette stare ad aspettare fuori.
Il libro è riuscito a mettere in scena il doloroso passaggio dall'infanzia all'adolescenza, che, nonostante la fanciullezza si sia rilevata molto tranquilla, può provocare un senso di infiducia in se stessi e può portare ad affrontare situazioni spiacevoli pur di entrare a far parte di un gruppo.
È stato importante per me leggere questo libro, perché credo che ogni brano che noi leggiamo, potrà far parte per sempre delle nostre conoscenze e, anche "Agostino" riesce a comunicarci un aspetto dell'adolescenza che per molti non è ancora molto chiaro.
È un libro di facile lettura adatto a tutti, e specialmente a chi si sente di non poter rinunciare all'età in cui eravamo tutti un po' bambini.
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