Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
2ª edizione - (1999)

da: "Destroy" di Santacroce

Le urla di mia madre mi giungevano all'orecchio, i soliti lamenti, le solite ramanzine... eppure in mano avevo l'arma contro di lei, eh sì, l'unico mezzo che per un po' di tempo mi avrebbe permesso di fuggire alla realtà, avevo un libro, piuttosto piccolo, la copertina quasi psichedelica.
La mia vista per poco si offuscò ed ecco che all'improvviso entrai in un mondo nuovo,
strano, affascinante
CIACK1: Misty mi parla
CIACK2: Misty mi abbraccia
CIACK3: Misty mi tocca
- Mi fondo con lei... io e Misty, due persone prima, una sola ora... fusione, totale fusione -
Per un attimo riapro gli occhi, Rudy mi ha portato l'orsacchiotto, ma sono presa, troppo presa per stargli dietro, così lo ignoro. È pur sempre un cane!
Misty è incazzata col mondo, con la società, anch'io.
Paura, paura di cosa ci darà il domani.
Rabbia, la rabbia adolescenziale, forse, che cresce, cresce.
"Tu la chiami crisi adolescenziale, io la definisco solo voglia di spaccare.
Cara Misty sei nata con quella dentro ed ogni giorno che passa aumenta sempre di più.
STOP alle droghe, STOP all'alcol, tutto ciò che non serve per riempire il vuoto che si ha dentro, che è troppo grande perché sostanze chimiche lo sazino, è un profondo vortice nero, un ciclone che assimila tutto... e non si ferma mai.
Ora io e Misty camminiamo per strada, possiamo sceglier cosa fare della nostra vita, dove indirizzare i nostri passi ma c'è qualcosa di superiore, di divino, forse, che si interpone fra noi e la nostra mente... consapevolezza di essere belle, giovani, potere di scartare, ma assiduo bisogno di denaro, perché la società è iperconsumistica.
I nostri occhi come telecamere riprendono tutto, registrano ed immagazzinano: signora di mezza età fasciata da nero vestito sexy, stivali, unti capelli ossigenati fa occhi dolci bel ragazzo ventenne implica deterioramento delle regole; Misty non ci sta, neanch'io.
Lacrime bagnano il viso, in ginocchio davanti un altare, la Chiesa: il rifugio dei peccatori.
Nella mente solo un grande caos, la regina di questo spazio buio è la confusione, regina povera però senza scettro né mantello.
Anarchia, libertà che non finisce quando inizia quella di un altro, è totale: Misty approva.
Misty prende tutto, ingoia, beve, insomma manda giù qualsiasi sostanza non lecita, fa male e lei lo sa, ma il gusto per il trasgredire è troppo dolce e forte, attira, attira, attira.
CIACK4: Ti sta osservando
CIACK5: Tu capisci
CIACK6: Ha bisogno di te
CIACK7: Parlale, guarda com'è ridotta
CIACK8: Baciala, ha bisogno d'affetto
CIACK9: Prega per lei, ne ha bisogno
CIACK10: Ne ha bisogno punto e basta. Ripeto punto e basta.
Il flash più ricorrente nella mia socia è sconvolgente, l'idea della morte è presente in una ragazza di soli venticinque anni. È strano, forse è ora di smetterla di far finta di nulla, di affrontare la realtà, devi pensare, tu da solo puoi valere tantissimo, rifletti e poi AGISCI.
A volte mi trovo sola col mondo e con me stessa, ed il tempo continua a passare, sai a volte mi sento persa, mi sento sprofondare. Io vivo con la paura di cosa mi darà il domani. Passano i giorni e passano gli anni e il tempo continua a cambiarmi, vedo la vita che mi sfugge, mi sfugge dalle mani, da queste mani che non mi servono più a lottare ma mi basta chiudere gli occhi per vedere una luce, quella che mi aiuterà a ricominciare, e quando anche tu ti sentirai sola e penserai di sprofondare chiudi gli occhi e cerca quella luce che ti donerà la forza per ricominciare.
Lei è una cattiva ragazza, la gente non la vede di buon occhio e lei non vede di buon occhio la gente.
Misty ci vuol vedere morire tutti; vuol farci soffrire, vuol farci esplodere e nella sua testa ci riesce, lei ci ammazza, sfascia le norme della società non stando alle regole.
La pagina che mi fronteggia è quella finale del libro.
Mi ha cambiata, mia mamma continua nel suo assiduo blaterare, ma io sono tranqui, le dico che esco, non sento cosa dice, non voglio sentirla, come ha fatto Misty, ho fatto anch'io, l'ho uccisa. È l'unico metodo forse per far sentite la propria voce, la voce di una ragazzina: l'unico mezzo CANCELLARE.
Ora un bivio fronteggia il tunnel, io e Misty ci separiamo, lei da una parte, io dall'altra, ma non ti scorderò, cara Misty vivrai in me.
Marcio sulla stessa "strada stronza che mi trovo sotto i piedi", i viali sono affollati, ma non c'è nessuno, io sola cammino, intorno c'è solo il mio mondo, i miei pensieri, le mie riflessioni; presa da questi ragionamenti quasi assurdi mi perdo in una visione, entro in una libreria con la mente appannata, non capisco, non comprendo, ma sono già alla cassa con un libro nella mano ed un deca nell'altra, questa è la mia droga, "Fluo" il titolo del libro, Santacroce l'autrice, il mio cervello spappolato si trova inginocchiato alla partenza di una nuova corsa verso altri aspetti nascosti del mio essere ragazza.
Rischio una OVERDOSE, forse.
MA TRASGREDISCO!!


»Torna all'elenco dei testi
»Torna all'elenco delle edizioni

Copyright © 1999 - Comitato per Sofia - Tutti i diritti riservati.
Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010