Un'esperienza di lettura
Non ho mai letto un'opera letteraria che possa eguagliare nella poesia e nel valore lo stupendo Romeo e Giulietta di William Shakespeare.
Più volte ho ripetuto la magnifica esperienza di leggere questo testo, ma puntualmente mi accorgo di scoprire una metafora, una parola, anche solo una sillaba preziosa, che mi era precedentemente sfuggita e che, come una moneta cade a riempire il salvadanaio, entra nella mia mente e la arricchisce sempre di più
È un'opera di estrema rarità: non si troverà mai più una penna capace di valorizzare di esaltare così sagacemente come ha fatto Shakespeare, le virtù quanto i difetti di personaggi da lui creati, in cui sembra quasi che si possa leggere nell'anima, come in una chiara pergamena. Personaggi vari nelle loro emozioni, scorretti nelle azioni, saturi di peccato, eppure così perfetti nella loro imperfezione, trasudanti di vita, di leggerezza, quasi di divinità.
In quest'opera la leggiadria di Giulietta non ha pari: come non rispecchiarsi nei suoi puri pensieri, nei suoi semplici complimenti che aleggiano da una bocca così innocente, e viceversa come non entrare nei suoi momenti di cupa disperazione e di tragica vendetta?
Nel profondo dei suoi occhi, che sembra non si siano mai posati altrove che su cose meravigliosamente belle, si può trovare la sconsideratezza immane che genera l'amore. L'amore profondo, bruciante, che plasma intorno a sé tutto, anche la ragione.
Oh Giulietta, quante volte in te mi sono immedesimata!
Altrettante ti ho difesa da quelli che non hanno capito il tuo gesto estremo, deridendolo. Non hanno compreso che proprio in quel gesto definitivo traspare il tuo coraggio: la tua vita era legata solo al sottile filo della vita di Romeo, e tu hai scelto di seguirlo nel suo destino ingrato, piuttosto di passare un'esistenza ipocrita e insipida senza di lui. Il tuo dolce Romeo, che per te avrebbe compiuto ogni cosa, per la tua pelle liscia, bagnata solo da rugiada, per i tuoi capelli morbidi come piume, per la tua calda voce di zefiro. Sfortunato personaggio, schiacciato dal destino, ma adesso unito a te per sempre, nell'eternità di una doppia fuga dalla vita crudele.
Solo la. morte vi ha potuto liberare dallo stretto cappio annodato dalle vostre rispettive famiglie, che vi impedivano di incontrarvi e di professare senza barriere il vostro amore sconfinato.
Sappiatelo; ho patito con voi l'ansia degli incontri segreti, la paura continua di essere scoperti, il dolore e la disperazione.
Beati voi, che avete saputo cogliere l'amore come un fiore appena sbocciato, così com'era, senza pretendere e senza risparmiare.
Voi che l'avete vissuto brevemente ma intensamente.
Siete riusciti a farmi cambiare punto di vista su questo vastissimo sentimento che pur coinvolge tutti gli uomini, tanto da poter stroncare l'esistenza e sconvolgere la mente.
Vorrei riuscire ad interpretarlo come avete fatto voi, miei eroi passati ma modernissimi, così lontani, eppur presenti qui vicino a me nello scritto indelebile di un immane poeta.
Forse vi può rendere fieri che la vostra morte, pur virtuale, mi ha fatto confrontare col vostro temperamento in diverse situazioni e mi consola che potrò farlo sempre, aprendo e sfogliando il libro della vostra vita, stroncata da una tragica fine che vi ha reso per sempre esseri inconsapevolmente immortali.
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