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12ª edizione - (2009)

La storia di August

Questa è la storia di August.
Per tornare agli inizi della sua storia dobbiamo guardare questa foto di circa venti anni fa, quando August era un uomo d'affari con uno stipendio mensile che si aggirava intorno ai 9000 dollari.
August era un uomo sposato e viveva con la moglie in un attico esclusivo all'ultimo piano di un grattacielo a Manhattan.
La loro vita era tranquilla e non avevano problemi di nessun genere.
Già, almeno per un po'.
Una mattina il termometro a Manhattan segnava meno 10 gradi e August, come ogni mattina, si recò al lavoro a bordo della sua fiammante e lussuosissima Bmw.
Arrivato in ufficio capì subito che qualcosa non andava, trovò una lettera sulla sua scrivania: era stato licenziato.
August passò l'intera giornata a passeggiare tristemente in un parco frequentato perlopiù da barboni e musicisti di strada.
Alla sera tornò a casa e trovò un'altra lettera su un davanzale del suo attico: era di sua moglie che, dopo aver saputo del licenziamento, se ne era andata insieme ai 900.000 dollari del loro conto corrente.
Sconfortato si rifugiò in un bar e spese tutto quel che aveva nel portafoglio in superalcolici.
Il mattino seguente prese un treno che lo portò in Mississippi, dove era nato, e si recò a casa dei genitori che non vedeva da 5 anni.
Non volle spiegare i motivi del suo arrivo, ma, nel giro di due giorni la madre scoprì tutto, così August cominciò a lavorare nell'azienda di famiglia aiutando il padre in campagna.
I mesi passavano e August si convinse che la sua vita sarebbe stata quella.
Era un'idea.
Una sera prima di andare a letto nella sua stanza, che non era cambiata affatto da quando era adolescente, trovò una sua vecchia chitarra.
Preso dai ricordi prese quella custodia impolverata e la aprì.
All'interno trovò una foto che lo ritraeva mentre suonava con due suoi amici in un locale della zona.
Prese in mano la chitarra (una Fender Stratocaster del 62') e iniziò a strimpellarla.
Ogni giorno, sempre più preso dalla musica, suonava per tutta la notte fino a perdere il filo dei suoi pensieri e ripensava a quei grandi bluesmen che imitava da giovane.
Passavano gli anni e un giorno, mentre arava i campi, si ricordò della sua vecchia vita e di quei musicisti che suonavano incompresi in quel parco.
Si convinse che la sua vita non poteva limitarsi a coltivare la terra del Mississippi, né stare in giacca e cravatta per rincorrere illusioni di potere: poteva suonare, creare emozioni da trasmettere agli altri.
Così salutò la famiglia, riprese il treno, con la sua chitarra, tornò a Manhattan dove passò interi anni a suonare per strada e in piccoli locali per raccogliere il minimo per vivere.
Non guadagnava di certo 9000 dollari al mese, ma finalmente aveva trovato qualcosa che lo rendeva felice.
Rincontrai August circa tre anni fa e ora è a capo di una delle più grandi case discografiche del mondo.
Non guadagna più 9000 dollari in un mese ma in meno di un minuto, ha due splendidi bambini, una moglie che lo ama e una miriade di chitarre. Non vive più a Manhattan ma in Italia.
Nonostante tutto non si è mai dimenticato le sue origini e i sacrifici che ha fatto.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010