Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
4ª edizione - (2001)

Lo scudo di Talos

La mentalità spartana si basava sul fatto che l'uomo non doveva avere difetti. Per questo, fin da bambini, i ragazzi erano in mano alla polis, che decideva se questi ultimi potevano vivere, e quindi far parte della città, o morire, magari per qualche malformazione.
Se i ragazzi venivano prescelti, fin dall'età di sette anni venivano addestrati per far sì che divenissero ottimi soldati. Questa mentalità era l'opposta di quella ateniese, che invece non privilegiava solo l'aspetto fisico, ma teneva anche conto dell'intelligenza, quindi anche uno zoppo poteva diventare uno stratega o una persona politicamente importante.

Questo libro narra la storia di Talos, un ragazzo spartano che, dopo la nascita, viene abbandonato perché zoppo.
Da questo punto parte la storia di Talos, il quale deve affrontare la vita attaccato a un bastone.
L'autore fa capire quello che i personaggi provano al punto da fare provare le stesse sensazioni anche al lettore, il quale viene catturato dalla storia.
Il testo è molto semplice e comprensibile e, come ho già detto, fa provare gli stessi sentimenti che provano i protagonisti: ad esempio il dolore del padre e della madre di Talos nel momento dell'abbandono del loro bambino, l'ammirazione di Talos nei confronti del guerriero che egli vede passare sulla strada da bambino, l'odio che prova quando un gruppo di spartani tenta di violentare la sua fidanzata, l'ammirazione e l'odio quando rivede il giovane, che aveva tentato di violentare la sua ragazza, nel momento della sua prova per diventare un guerriero ecc. ...
Questo libro è molto diverso da tutti gli altri testi che ho letto, in quanto parla di guerra, in un periodo storico che a me piace particolarmente, mentre gli altri romanzi che ho letto, trattano, il primo di una storia d'amore (Gabriella garofano e cannella), il secondo è una storia autobiografica (A scuola dallo stregone).
Questo libro mi è piaciuto molto di più degli altri due, anche se erano pur sempre dei bei libri, perché a me piace molto il genere "di guerra" dove ci sono complotti, stragi e dove c'è molto orgoglio, per la Patria, per se stessi, per la propria donna, cose che negli altri due testi non sono riuscito a trovare.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010