Gabriella garofano e cannella
Il libro in questione, Gabriella garofano e cannella, è stato scritto dal brasiliano Jorge Amado, autore di altri libri più o meno famosi, come, ad esempio, Terre del finimondo, Cacao e Tempi difficili.
Le origini dell'autore sono state sicuramente fonte di ispirazione, siccome questo romanzo è ambientato interamente in Brasile di inizio secolo, circa negli anni venti.
In sostanza l'autore narra le vicende di una giovane ragazza di nome Gabriella, una mulatta dalle movenze sinuose, profumata come un garofano. Gabriella è spontanea e selvatica, bravissima a cucinare e bravissima soprattutto ad amare.
Essa assiste, senza capirne molto, ai mutamenti sociali e culturali che la piccola cittadina in cui vive, Ilheus, sta subendo.
Questa Ilheus è una piccola cittadina che si trasforma in poco tempo in una città, grazie anche alle enormi quantità di denaro che vi circolano.
E proprio sullo sviluppo della piccola cittadina, l'autore si sofferma particolarmente, descrivendo gli effetti dell'arricchimento dei possessori di piantagioni di cacao: nel giro di poco tempo compaiono come funghi sempre nuove case, nuovi edifici pubblici, servizi...
Il libro in se stesso è strutturato in due parti principali.
La prima si intitola Un brasiliano d'Arabia, in cui vengono narrate le avventure e le sventure di un buon brasiliano, nato in Siria, di nome Nacib, nella ancora piccola Ilheus, mentre imperavano il progresso, gli amori nascosti, gli assassinii, i banchetti, i presepi: storie diverse per tutti i gusti.
La seconda parte si intitola proprio come il libro perché da questo punto in poi la giovane ragazza mulatta prenderà il sopravvento nel racconto e diventerà la protagonista assoluta. Infatti passerà da dietro il bancone del bar di Nacib all'altare.
Infine, un appunto sul linguaggio, molto semplice e comprensibile, con frasi chiare e assolutamente non contorte.
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