A scuola dallo stregone
Il romanzo di Carlos Castaneda narra una storia affascinante e intrigante con lo stesso Castaneda come protagonista.
L'argomento principale è il peyote, una radice con effetti allucinogeni che serve agli indigeni per i riti spirituali. Il peyote può essere paragonato ad una droga.
Questo libro può essere paragonato al film che abbiamo visto: La foresta di smeraldo.
Più o meno la storia è la stessa con un po' di differenze. Per esempio nel film quando fumavano, fumavano in compagnia e andavano in cerca dello spirito guida mentre nel libro fumavano da soli e andavano in cerca di insegnamenti.
Questo libro mi è piaciuto molto e mi ha provocato varie sensazioni. Mi sono posto varie domande sul perché Castaneda ha scritto questo libro sul peyote e se lui ha vissuto veramente questi momenti. Mi sono chiesto da dove gli nasce questa passione per questa droga, perché secondo me, dalla descrizione che il libro fornisce, è una droga.
Il libro è scritto in maniera abbastanza semplice. In particolare mi è piaciuta la scena di Don Juan che mette alla prova Castaneda per decidere se insegnargli ad usare il peyote. Questa scena fa riflettere Castaneda, perché in una stanza deve trovare il suo punto spirituale.
Alla fine Castaneda decide di trovarlo, dopo un giorno e mezzo, e Don Juan decide di insegnargli ad usare il peyote.
La storia mi ha intrigato e ogni avvenimento accaduto era per me un motivo in più per scoprire il resto della storia, spinto dalla voglia di sapere.
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