Nella nebbia (Mauthausen) poesia ispirata al film: "Schindler list"
Percorro a passi lenti
il cortile centrale,
l'appelplatz;
il cielo grigio pesa sulla mia testa
sento in me
rumori confusi,
grida trattenute...
Improvvisamente urla lancinanti e straziate
che m'intridono,
uscire dalle baracche,
dai luoghi di tortura
e di terrore.
Eco lontano
di una umanità imbestialita e disperata.
Il cielo è sempre più basso
e schiaccia a terra l'orrore,
un'aria fredda di sofferenza
pervade il mio animo.
Nel gelido corridoio
che porta alle camere a gas
mi percuotono parole sospese
che sempre vivranno
nel buio privo di speranza
di questi luoghi.
Dov'eri buon Dio
quando fummo rapiti
dalle nostre tiepide case
e caricati sui treni
che portavano verso
il Male?
Dov'eri buon Dio
quando arrivammo
nei campi dell'orrore
e nudi
con le mani sul ventre
sentivamo
tutto il freddo del mondo
dentro di noi?
Dov'eri buon Dio
quando ci
picchiavano,
seviziavano,
torturavano...
per puro piacere,
solo perché a loro
piaceva
il desolante spettacolo
della sofferenza lacerata.
Eli, Eli
lemà sabactani!
Dio mio! Dio mio!
Perché ci hai
abbandonati?
Grido folle
dell'uomo
di ogni tempo
cosciente
della sua solitudine
fragile.
Perché, con il tuo silenzio,
hai abbandonato
anche me?
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