Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
4ª edizione - (2001)

Sleepers

Tutto iniziò negli anni Sessanta a New York nel malfamato quartiere Hell's Kichen nell'Upper West Side, i protagonisti di questa storia sono quattro amici teppistelli con dei problemi in famiglia, i padri che abusano delle loro mogli e con l'influenza criminale del quartiere, ma questo non è il punto della vicenda. Di preciso la storia parla di quattro adolescenti, Shaker e gli altri suoi amici Michael, Tommy e John, passano assieme l'ultima estate tranquilla della loro innocenza vagando per le strade del loro quartiere, fra il parlare con il tabaccaio e la frequentazione della chiesa di padre Bobby, un prete con un passato di ex ragazzo di strada che conosce molto bene i pericoli cui i ragazzi possono andare incontro, il guardare dentro il locale del Boss King Benny e uno scherzo al venditore di hot dogs, il furto di un carretto. Proprio per uno stupido gioco molto pericoloso in cui viene coinvolto un passante travolto da questo carretto di hot dogs, iniziano i guai per i ragazzi. Sono condannati per aver rubato questo carretto e per aver accidentalmente ucciso un uomo a più di nove mesi di riformatorio: il titolo del film Sleepers è il soprannome dato ai giovani delinquenti che passano più di nove mesi nelle "Scuole" dello Stato e il suo significato è "Dormienti". Da qui inizia il loro inferno e questa esperienza li segnerà per tutta la vita, a cominciare dall'incontro con uno spietato guardiano Nokes, che li prende subito di mira.
Questa brutta esperienza fatta di violenze fisiche e psicologiche e abusi sessuali (quando uno dei ragazzi è nella cella d'isolamento del riformatorio i ricordi della sua infanzia scorrono trasportati dal sole sulle mani), lascerà su tutti traccia nella loro personalità e nelle scelte di vita futura.
Tredici anni dopo rivediamo questi adolescenti ormai diventati adulti: Shaker è un giornalista, Michael è vice procuratore distrettuale, mentre gli altri due Tommy e John sono diventati due killer.
Questi due killer uccidono a sangue freddo Nokes l'aguzzino più spietato e per loro ci sarà la pena capitale.
Il processo che seguirà sarà organizzato dall'amico vice procuratore e da Shaker, che cercano un piano per fare assolvere i due amici e allo stesso tempo denunciare all'opinione pubblica le torture e le violenze presenti nei carceri minorili.
L'unico in grado di far modificare la condanna è padre Bobby fornendo un alibi, ma un religioso non può mentire a favore di due killer anche se li conosce dall'infanzia ed è al corrente degli errori che hanno commesso. Ma verrà il giorno della giustizia, verrà il giorno della resa dei conti e proprio per questo il prete è costretto a giurare il falso per salvare quel poco che resta da salvare.

Per me la morale di questo film è che non puoi prendere la legge nelle tue mani, cioè non puoi inventare la legge perché, se lo fai, non puoi vincere né cavartela. In questo senso i protagonisti di questa storia sono tutti dei perdenti: anche se poi, alla fine, vincono, dalle loro facce si può capire che le loro vite sono distrutte.
Questo film non sostiene la violenza e neanche la vendetta, ma poi in questa storia fare giustizia è stata la cosa più giusta da fare.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010