Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
5ª edizione - (2002)

Un'esperienza di lettura

Può sembrare un po' infantile e magari poco originale parlare di Harry Potter, ma, dovendo trascrivere le mie emozioni ed i valori più forti che ho ricevuto dalla lettura di un libro non poteva essere che questo, la saga di Harry Potter.
Io non posso che considerare i quattro libri pubblicati fino ad ora che un tutt'uno della meravigliosa storia di questo piccolo mago.
Su di lui e sulla sua inventrice, sul successo editoriale e sul film tanto atteso dai bambini di tutto il mondo sono stati scritti fiumi di parole. I siti Internet, le magliette, i video games targati Harry Potter, hanno riempito la lista dei desideri infantili dell'anno scorso, ed hanno rappresentato un business non indifferente e forse adesso un po' troppo sfruttato e quindi da abbandonare. Ma non per me. No, non per me, e spiegherò perché.
Ogni libro della saga parla di un anno scolastico ad Hogwards, una delle scuole-collegio per maghi, (quindi ora siamo al quarto anno), intrecciando lo svolgimento della vita quotidiana di Harry e dei sui migliori amici Ron ed Hermione con storie di vita precedenti e misteri in corso che, puntualmente si risolvono per poi ripresentare l'anno successivo nuovi o ignoti risvolti e conseguenza.
I misteri assumono sempre la suspense del giallo con il male rappresentato sempre dalla stessa entità, Voldemort, che si camuffa sotto diverse forme.
La magia è l'elemento caratterizzante di tutta la saga, che appare come un mondo parallelo ed intrecciato a quello conosciuto tanto da farli entrambi sembrare normali.
Detto questo non ha senso raccontare singoli episodi perché queste sono le sensazioni in cui sprofondavo durante la lettura, quindi parlerò solo di esse.
Di sicuro mentre leggevo ero anch'io una piccola maga, nascosta da qualche parte accanto ad Harry, capace di sentire le sue emozioni, di leggere i suoi pensieri e le sue paure; ho provato incredulità quando ha scoperto di essere un mago figlio di genitori eroi, fierezza e paura nel sapere di avere un destino già scritto.
La gioia più grande è arrivata con la scoperta dell'amicizia, quella vera, fatta di complicità e condivisione delle piccole grandi cose, cioè di tutta la vita di un adolescente.
Hogwards rappresenta un mondo vero, al di là dello stupore fantastico della magia in cui è immerso, dove gli adolescenti dividono le ansie e le paure della scuola, i problemi e le gioie del crescere insieme.
Le famiglie d'origine sono lontane, il legame che le unisce ai piccoli maghi sembra importante solo ai più immaturi o per i cattivi che si riparano dietro al loro nome; Harry è orfano ed ha sofferto tanto per questo, Ron ha fratelli invidiabili alle spalle, ma per entrambi Hogwards diventa casa ed il loro legame sarà più forte di quello familiare. L'onestà di Hermione, la sua determinazione e volontà ti fanno desiderare di trovare da qualche parte questo tesoro prezioso che Harry e Ron difendono ed apprezzano.
Perfino le entità dispettose di Hogwards, nonché le restrizioni o gli insegnanti meno graditi diventano abitudine rassicurante della vita quotidiana.
Quante volte desideriamo confidare ad un amico un segreto? Ad Hogwards i ragazzi hanno tutti un segreto in comune ed i loro segreti privati sono vissuti assieme agli amici più cari, subito e completamente.
C'è anche il capo della scuola che rappresenta il sapere magico per eccellenza, rassicura e protegge ed a volte conosce anche lui i tuoi segreti più intimi, quindi è tuo amico. Hogwards ti insegna a non giudicare dall'apparenza, sia per le partite di Quiddich (fisico possente non vuol dire vincente), che per l'insegnante più bello e indulgente (impreparato e ambizioso) o più viscido (più severo, ma più attento).
Hogwards ti insegna che studiare può essere tanta fatica e spesso non divertente, ma che alla fine l'impegno è sempre ripagato. Alla fine, quando l'anno scolastico è al termine (e di conseguenza anche il libro), mi sono sentita travolgere da uno strano senso di nostalgia, come se anch'io stessi terminando un magico periodo per tornare a casa e non rivedere i miei amici fino al ritorno ad Hogwards.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010