Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
5ª edizione - (2002)

Una esperienza di lettura "Siddharta"

Qual è lo scopo della vita?
Come trovare la felicità?
Cos'è l'Io?
Tante domande assillano l'animo del giovane Siddharta, figlio del brahmino, figlio di un'India del VI secolo a.C., pullulante di profeti, anacoreti, fachiri, colorati monaci mendicanti e digiunatori solitari.
È desideroso di conoscenza, il caparbio Siddharta, di verità, del tutto che si veste di mille volti.
E la sua irrequietezza interiore lo spinge alla ricerca di qualcosa di più grande, di più profondo.
Anch'io sono alla ricerca. Ricerca del mondo intero. Ricerca di me stessa.

La mia sete rimane spesso sepolta, in letargo, sotto i mille piccoli pensieri di ragazza del III millennio, sotto i problemi della vita di ogni giorno, gli impegni, le attività di routine... ma basta aprire un libro, sentire l'odore della carta, la sua ruvidità, basta sfogliarne la prima pagina perché il mio animo, inquieto e curioso, si risvegli e mi porti a spiegare le ali all'interno della storia.
Allora il tempo si ferma, i rumori si zittiscono, esistiamo solo io e il libro che mi prende per mano e mi guida nel suo misterioso mondo.
Per intere giornate, settimane, resto rapita, travolta, nel vortice di pensieri e sensazioni e appaio assente al mondo esterno, distratta.
Ma Siddharta non mi ha condotto in India, non mi ha portato con sé nelle sue molteplici, svariate avventure, non mi ha raccontato la sua vita, no, Siddharta mi ha dato molto di più. Mi ha indicato la mia strada, mi ha spronato, con le sue esperienze, a vivere la mia storia, per potermi identificare con la sua, per arrivare a mia volta a capire veramente il messaggio di profonda pace che viene dal riuscire a fondersi con il mondo.
Nella vita di Siddharta vedo scorrere tutte le fasi di crescita e maturazione della vita di un uomo e io mi identifico con uno solo dei tanti Siddharta che si susseguono verso la scoperta della serenità eterna, io sono Siddharta il Suchende, colui che cerca.

Qual è lo scopo della vita?
Come trovare la felicità?
Cos'è l'Io?
Tante domande assillano il mio animo e forse la risposta è davanti a me e io impiegherò ugualmente la mia intera vita per raggiungerla, o forse non è la risposta che cerco, non le risposte sono importanti, non le certezze.
Non è importante conoscere le cause dei moti universali, apprendere complicate e faticose dottrine, imparare la saggezza mediante esercitazioni e preghiere e sacrifici. Non è necessario essere onniscienti o purissimi santoni per vedere con chiarezza l'importanza di ogni singola esistenza e sentirsi tale in mezzo alle altre.
Io sola non posso contenere la vastità delle conoscenze del mondo, ma posso contenere il molto più grande sentimento di unità con tutto ciò che mi circonda.
Non mi è dato di scavare e rovistare nei grandi misteri della vita e della morte, ma se voglio possiedo molto di più, posso essere capace di ascoltare e di amare.
Sarà l'atteggiamento di ascolto verso il grande fiume della vita, la predisposizione dell'anima ad assorbire senza avidità ciò che il mondo mi insegna a farmi scorgere la più semplice delle verità: l'essere fatta della stessa materia del mondo, l'appartenervi e il poter scegliere in ogni momento di contribuirvi con la mia preziosa partecipazione, con i miei gesti, il mio intero essere.
E sarà il sentimento d'amore, che racchiude in sé tutti gli altri, a sviluppare una forza in grado di abbattere le barriere dell'orgoglio, del mero individualismo, dell'invidia. Annullerà il giudizio per approdare alla comprensione, attraverserà tutte le passioni, tutte le inquietudini e sfocerà in un placido, luminoso, sereno amore verso l'Umanità, le Cose e l'Io insieme.
Sul mio viso apparirà allora un sorriso senza tempo e senza l'ombra del desiderio: "il perfetto sorriso di Siddharta che ripete il costante, tranquillo, fine, impenetrabile, forse benigno, forse schernevole, saggio, multirugoso sorriso di Gotama, il Buddha".

Siddharta non mi ha chiesto di comprendere completamente la sua storia e i messaggi che essa nasconde ma mi ha dato la capacità di vedere un potenziale Buddha in ogni essere umano, mi ha aperto a domande che mi hanno elevato ad una nuova consapevolezza di me e del mondo.
Siddharta mi ha tuffato nella più profonda riflessione sull'esistenza, e quando sono tornata in superficie, quando ho girato l'ultima pagina del libro, anch'io ho sorriso alla sensazione di immensa gratitudine verso ogni singola presenza dell'intero pianeta che si faceva largo in me irradiando luce tutt'intorno.
Ho fatto un gran respiro e, camminando sul sentiero del ritorno alla realtà quotidiana, mi sono ripromessa di esprimere in ogni istante, in ogni azione il mio forte sentimento per renderne partecipi le persone che ogni giorno mi stanno accanto, per librarmi ogni giorno con loro sopra gli affanni e le preoccupazioni e contemplare la meravigliosità della vita.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010