Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
5ª edizione - (2002)

Lettera ad un amico

Caro amico,
     oggi sono tornata alla grande quercia: non è cambiato nulla! Mi sono seduta nell'erba, appoggiata al nostro muretto, e mi sono lasciata coccolare dal sole e dal vento. Poi ho preso il tuo libro tra le mani e l'ho osservato a lungo. Mi sentivo attratta dalla sua copertina rigida che, come uno specchio invisibile, rifletteva i tuoi occhi. Prima di partire hai voluto donarmi il tuo cuore e, per impedire che volasse via, l'hai imprigionato in tre parole: Il piccolo principe. Non ho mai avuto il coraggio di leggerlo: mi chiedevo cosa potesse regalarmi un libro per bambini. A volte è bello, però, fermarsi un attimo e ritornare piccoli per guardarsi dentro e riscoprire se stessi.
Non so per quanto tempo sono rimasta seduta sul prato, lasciando scivolare quelle belle pagine lucide tra le mie dita e assaporando ogni parola. Dopo aver letto anche l'ultima riga ho pianto e ho sentito forte il bisogno di scriverti. Non so se sarò capace di spiegarti ogni cosa, e forse non riuscirò a raccogliere i miei pensieri e a dipingere con le mie emozioni un quadro che tu possa ammirare e capire, ma ci proverò: sai quanto sono testarda! Quel libro mi ha trasmesso un messaggio troppo importante perché rimanga nell'ombra!
Riesci ad immaginare una piccola gemma tra i rovi? Credo che il piccolo principe fosse così: bellissimo e fragile. Eppure, tu lo sai, ogni piccola gemma un giorno sente il desiderio di schiudersi, e quella ragnatela di rovi era troppo stretta per accogliere i petali delicati di un fiore. Così il piccolo principe parte con la sua stella nel cuore, animato da una risoluta e caparbia volontà di conoscere. È un esserino misterioso: pone domande ma non dà mai risposte. Nel suo essere curioso, insistente fino alla noia, a volte persino irritante, c'è solo un profondo desiderio di capire, di crescere e di amare. Gli si perdona proprio tutto! Il piccolo principe sembra tanto preso dalla propria ricerca da non accorgersi del mondo che lo circonda e che cambia sotto di lui. È come se cercasse di lasciare un'impronta sulla riva del mare: all'inizio sembra che il segno rimanga impresso sulla sabbia, ma subito arriva l'onda che lo cancella. La memoria dell'uomo è spesso simile alla sabbia sfiorata dall'acqua. I ricordi la attraversano di continuo, avanti e indietro, e non importa quanto siano profonde le loro tracce: quando arriva l'onda è tutto perduto. Gli occhi del piccolo principe scrutano il mondo, ma gli uomini si rifiutano di affrontare questo sguardo. Ogni adulto incontrato nel viaggio ha già la sua vita, sta già vivendo la propria storia. Il piccolo principe compare come un intruso, un di più. È solo un ometto che pone domande: che importanza può avere? Forse potrà dire di aver incontrato tanti personaggi, ma quanti ne avrà conosciuti? Nonostante tutto non sembra mai deluso o scoraggiato. Pone gran fiducia nell'altro: è paziente e sa aspettare che dopo la pioggia torni il sereno. Non sai quanto invidio il suo modo disincantato di osservare il mondo! Il piccolo principe si lascia sorprendere dalla vita e dagli altri, ma niente lo può spezzare. Che il re si ostini a decretar sentenze, che l'uomo d'affari s'illuda di possedere le stelle, che il geologo si curvi su carte effimere: un piccolo principe obbedisce solo alla propria rosa!
E tu hai mai parlato con un fiore? Sono esseri molto complicati, non è semplice entrare nel loro mondo! Un giorno spuntano dalla terra senza far rumore e chiedono solo un po' d'acqua e di attenzione. Lentamente iniziano ad entrare nella tua vita e il prendersi cura di loro diventa un rito importantissimo. La rosa si prepara con cura all'incontro con il piccolo principe: è un fiore molto vanitoso! Pretende molto e sembra non dare mai nulla in cambio. È orgogliosa, lascia trasparire così poco di sé! Dietro tanta imperfezione, però, si nasconde un appello disperato quanto commovente: la rosa aveva solo bisogno di un amico. Quante rose si nascondono nel mondo! Io non sono molto brava a riconoscerle: è un grosso difetto, lo so! Nemmeno il piccolo principe aveva compreso fino in fondo ed è per questo che se n'è andato alla ricerca di uomini e di amici. Cosa ci vuoi fare?! Siamo fatti così! Spesso fuggiamo in cerca di cose straordinarie che rendano speciale la vita e non gustiamo le piccole sorprese di tutti i giorni. E cosa c'è di più semplice e straordinario di te, amico? In cinque lettere è racchiuso un miracolo! Il piccolo principe ha vagato nello spazio per un anno, è sceso sulla Terra, ha faticato, riso, pianto, per capire infine che l'unica cosa veramente importante nella sua vita è una rosa. La vita è come un prisma: può riflettere splendidi arcobaleni, ma fino a quando non è sfiorata dalla luce rimane un comune pezzo di vetro. Gli amici sono il sole più bello! Solo così si comprende l'importanza di ogni singolo gesto e la follia di amare un essere tanto complicato. Penso che la volpe abbia impartito al piccolo principe la lezione più importante. Impaziente come ogni bambino, vorrebbe iniziare subito a giocare con lei: ha tanto amore da dare! La vita della volpe è terribilmente noiosa, un'esistenza fatta di riti ripetuti sempre allo stesso modo giorno dopo giorno. Credevo che l'animale avrebbe accettato senza condizioni la proposta del piccolo principe: una vita monotona è così triste! La risposta della volpe mi ha sbalordita: perché vuole prima essere addomesticata? Non avevo mai pensato che per creare dei legami bisogna essere molto pazienti. L'amicizia si costruisce giorno dopo giorno con un lavoro continuo e costante. Spesso il nostro bisogno di amore ci spinge a slanci improvvisi verso l'altro. Così facendo però si cade e non si ha più la forza di alzarsi: ogni energia si è già esaurita nel salto. L'amico vero è una guida: conosce la misura dei tuoi passi e non permette mai che tu rimanga indietro. Tutto questo è meraviglioso, ma fa anche tanta paura. Spesso mi sento persa: temo di non essere stata in grado di addomesticarti e di lasciarmi addomesticare. Voler bene è un grosso impegno e un'enorme debolezza. Proprio così: nel momento in cui il piccolo principe decide di avvicinarsi alla volpe per addomesticarla capisce di esserne diventato il responsabile e ammette di essere incompleto senza di lei. Non hai mai saputo quanto ti volessi bene perché non te l'ho mai detto. Perdonami, ma non è facile ammettere che da soli non si sta in piedi! Con te ho attraversato il cielo: tu sei quella parte di me che continuerà a volare quando io avrò troppa paura per farlo. La vita della volpe non sembra cambiata dopo l'incontro con il piccolo principe: ogni giorno si alza, corre nel campo di grano, scappa dal cacciatore. Osservando un po' più a fondo, però, si scorge un nuovo spessore nel suo rito: ogni azione è animata da quella serenità incrollabile che si sprigiona da chi ha la consapevolezza di avere qualcuno vicino. Vorrei che questa pace giungesse fino a te! Ora ho capito e le mie paure si allontanano. Se davvero tu sei per me unico al mondo e io sono per te unica al mondo i nostri sforzi non sono stati vani: siamo stati addomesticati! Il tempo che abbiamo perso l'uno per l'altra ha reso tutto così speciale, e anche noi abbiamo guadagnato "il colore del grano". Ehi, non dirmi che non hai capito! Ricordi tutti i pomeriggi trascorsi sul prato ad osservare la forma delle nuvole? Ogni volta che guardo il cielo quel ricordo riaffiora e mi sorprendo a sorridere al vento, trasportata solo dalla dolcezza di quei momenti. Gli altri non capiscono, ma non importa! Questi segnali piccolissimi mi fanno sentire viva come non mai, perché fanno parte di me e di te. È davvero difficile scoprire le stelle che possono illuminare il cammino: sono poche le cose che contano veramente e, ironia della sorte, sono anche invisibili! "Se tu vuoi bene a un fiore che sta in una stella, è dolce, la notte, guardare il cielo. Tutte le stelle sono fiorite". È proprio vero! A volte accadono eventi improvvisi ed inspiegabili che sconvolgono tutto ciò che si è costruito con cura. Ma niente sparisce del tutto. C'è sempre una stella che brilla e che chiede solo di amare. Niente conta di più nella vita! Vorrei imparare a vivere di un amore come questo, e so che potrò farlo solo grazie al tuo aiuto. Ma come farà un piccolo principe a vivere con tanta intensità ogni singolo istante?! Ricorda: c'è una stella nel cielo anche per te. Lei è là e brilla sempre, anche dietro alle nuvole, e ti indica la strada. Per realizzare i nostri sogni dobbiamo prepararci e partire. Il principino incontra un giorno un controllore che se ne sta fermo alla stazione e osserva la gente che parte e che arriva. Qual è il senso di questo andare? Malinconia, forse solitudine: chi può dirlo? Sta di fatto che non si è mai contenti dove si sta. Anche tu hai deciso di andare via, forse per scoprire qualcosa di nuovo. Sai cos'è la nostalgia? È il dolore per l'impossibilità del ritorno. Mi raccomando, mio piccolo principe: trova in fretta quello che cerchi perché qui c'è una rosa che non può stare senza di te. Prenderò in prestito le parole dalla volpe: sarà questo il mio regalo per te. Tienile sempre vicino, ti serviranno a superare ogni momento di difficoltà e saranno la tua bussola.
"Ecco il mio segreto. È molto semplice: Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
Questa sera guarda il cielo e cerca la tua stella. Io cercherò la mia e ci sentiremo più vicini. Sentirò il tuo riso e tu sentirai il mio. Cerca la tua strada: io percorrerò la mia. Non esitare di fronte ad una scelta: qualunque via prenderai io sarò comunque pronta a sostenerti perché sei tu la cosa più importante.
Grazie per avermi regalato un sogno e per avermi insegnato che la vita è preziosa. Grazie perché sei quel che sei. Forse nessuno potrà mai capire quello che c'è tra noi. Sarà perché nessuno si ferma più a leggere una favola! Ti voglio bene,
Anna


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010