Un'esperienza di lettura
Tra le serie di libri che ho letto in questi ultimi anni, mai come questa mi ha appassionato tanto: si tratta della serie dei quattro libri di Harry Potter, in particolare il primo, il più conosciuto, ed infine il quarto.
Lo so che può sembrare strano che un ragazzo di quattordici anni legga ancora questo tipo di libri, ma è "matematicamente" impossibile resistere al fascino della magia e rimanere indifferenti agli episodi che avvengono a Hogwarts: io stesso, e non credo solo io, mi sono talmente immedesimato in Harry che non mi accorgevo del tempo che passava mentre leggevo e soprattutto solo adesso mi rendo conto di quanto abbia finito in fretta di leggere tutti e quattro i libri (infatti li ho terminati solamente in un mese). Sono rimasto e rimango tuttora estasiato da come la scrittrice J. K. Rowling abbia saputo rendere avvincenti questi racconti, sia riuscita ad avere una tale fantasia e specialmente come abbia reso così realistici i pregi ed i difetti dell'uomo: infatti, si vede la rivalità tra Bene e Male, delle peripezie del primo per sconfiggere il secondo, il fortissimo potere dell'amicizia, specie quando sei in difficoltà, ma anche l'amore e delle figuracce che uno compie quando si è preso una cotta!
Da quando ho letto questi romanzetti, ho capito d'essere molto somigliante con il carattere di Harry: essere determinato quando bisogna affrontare un ostacolo, usare l'ingegno quando devo risolvere un problema scolastico, saper aiutare gli amici più cari ed essere a mia volta soccorso, non essere ancora così forte nel dichiarare i miei più intimi sentimenti ed infine avere con sé un po' di senso dell'humour!
Inoltre, questi libri, mi hanno fatto ricordare i bei momenti di quando mia madre mi leggeva e raccontava le fiabe, sempre ricche d'oggetti magici e quindi di MAGIA; l'entusiasmo che provavo allora è lo stesso d'oggi e ciò è la causa della mia passione verso questo tipo di lettura!
Tra le tante riflessioni che questi volumi mi hanno fatto trarre, in particolare tre sono state le più rilevanti: "Cos'è la magia? Perché l'uomo non ha questo dono? E se ci fosse cosa succederebbe all'intera umanità?".
Per la prima domanda vi possono essere varie risposte, come per esempio che la magia è uno strano fatto che può esser creato dalla fantasia e dall'ingegno umano e che è impossibile che realmente subentri nella nostra vita quotidiana, oppure che non me ne importa niente perché è una sciocchezza solo per bambini, o che la magia è usata dai veggenti, dalle cartomanti, per speculare soldi alle persone e quindi guadagnarne un bel gruzzolo e che quindi è solo una perdita di tempo.
In effetti, queste risposte sono per lo più negative e reali, ma per qualcuno la magia è vista proprio così, un "gioco infantile", per chi non sa far qualcosa di più costruttivo.
Invece, altre persone pensano che la magia non esiste, ma la vedono sotto un altro profilo, costruttivo: affermano che è educativa perché ci fa notare molti valori umani (Bene e Male, amicizia e amore, coraggio), aiuta i bambini a sognare e a fantasticare, in modo che immaginino un mondo fatato, pieno d'allegria e colori, ma aiuta anche gli adulti a farli ritornare piccoli o semplicemente a far dimenticare per un po' lo stress del lavoro e le troppe responsabilità loro affidate.
Per quanto riguarda la possibilità o meno che l'uomo abbia poteri magici, resta ancora un fatto quasi inspiegabile; secondo me, non esiste una risposta scientifica, ma solamente una religiosa, la quale naturalmente non è valida per coloro che sono atei. Penso che Dio non abbia donato all'uomo la magia perché vuole che noi, uomini e donne, riusciamo a risolvere i grandi o i piccoli problemi della vita, senza l'ausilio di una bacchetta o di un calderone magico!
All'ultima riflessione da me osservata bisogna solamente aggiungere la logica e ovviamente tutta la nostra fantasia! Secondo me, se gli uomini possedessero le arti magiche, tutti quanti sarebbero divisi in due distinte classi: la prima, sarebbe quella che utilizzerebbe la magia per scopi umanitari, per la cultura e per gli hobby vari, mentre la seconda sarebbe la classe che userebbe la magia per conquistare il mondo, per vincere una guerra, per soldi e quindi praticherebbe le ARTI OSCURE, come un certo Voldemort!
A questo punto, non mi sembra poi tanto allettante quest'idea, poiché rispecchia in pratica il mondo attuale, pieno di guerre e ingiustizie: apprezzo solamente la 1a classe, i cui uomini saprebbero risolvere i problemi odierni.
In conclusione, sostengo che la lettura dei romanzi di J. K. Rowling, non solo mi ha divertito ed ha ancor più rafforzato in me l'interesse per la MAGIA, ma mi ha fatto capire un importante significato: ogni cosa che facciamo di buono nella vita, anche il minimo gesto, ne cancella una cattiva che avviene nel mondo. Lo so che può sembrare strano, ma per far sì che sia vero basta crederci e la sensazione che si proverà sarà enorme, dopotutto il Bene vince sempre il Male, non solo nelle fiabe!
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