Un'esperienza di lettura
L'ultimo libro che ho letto è di Christiane F. e si intitolava "Noi i ragazzi dello zoo di Berlino. Narra di una storia realmente accaduta.
La protagonista è una ragazza di tredici anni, Christiane, che è la stessa autrice. Questa si trasferisce con la sua famiglia a Berlino Est. Qui comincia una nuova vita, prendendo droghe leggere e fumando spinelli con gli amici.
La sua adolescenza è molto movimentata, ma nessuno, poteva pensare che questa si sarebbe trasformata in un inferno vero e proprio. Di fatti arriva il momento di sniffare l'eroina (droga pesante) e poi passare a bucarsi. Ma come guadagnare i soldi per comprare la roba? Abbassandosi a uno squallido livello... facendo la prostituta.
Mentre leggevo il libro, ho pensato a una qualsiasi ragazzina di tredici anni che si dovesse trovare in una situazione simile... che avrebbe fatto?
Comunque, la protagonista non si rendeva conto, semplicemente perché viveva questa "avventura" con il suo ragazzo Detlef, bucomane come lei.
Eh...già ormai era definita così: ...era dimagrita e con il viso bianco, non curava più il suo corpo, e si vestiva con jeans larghi che stringeva in vita con una cintura e portava scarpe con tacchi alti.... Prima di rilevare le mie emozioni voglio dire che non ho niente, contro le persone come Christiane o Detlef.
Se avessi un'amica che facesse uso di droghe, io la spronerei a smettere, ma, credo che non cercherei di allontanarla da me.
La prima emozione che il libro ha suscitato in me, è stato il dolore. Perché, in fondo, questo racconto mi ha fatto riflettere sulle persone che in giro per il mondo soffrono e mi ha aperto gli occhi sulla realtà cruda ma vera. Perché, esiste anche la realtà falsa.
Ho provato anche pena, nel pensare alle sofferenze che hanno dovuto subire... e alle richieste che i protagonisti del libro hanno dovuto fare per forza.
Penso, che in questa biografia, Christiane sia stata molto realista e non abbia tralasciato nessun particolare della sua adolescenza "bruciata".
Mentre leggevo alcune parti del racconto mi saliva un magone dal cuore... credo fosse dovuto dal fatto che questo libro mi ha coinvolto tantissimo, quasi ne fossi una protagonista. Lo rileggerei ancora tante volte... per rileggere le parole e i gesti di quelle persone. Anzi, credo che lo consiglierei a tutte le persone che conosco, perché vale la pena essere a conoscenza di una storia di ragazzi, che hanno a che fare con la droga, la prostituzione e certe volte, anche con la morte.
Volevo, infine, aggiungere che la ragazza è riuscita a disintossicarsi con la forza di volontà, l'aiuto di sua madre e chissà... forse, perché nella sua mente ripeteva la frase: "Voglio vivere con Detlef", e così fu per Christiane F.
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