Un'esperienza di lettura
Ho letto tre libri di Richard Bach: Il gabbiano Jonathan Livingston, Illusioni, Nessun luogo è lontano.
Sembrano trattare argomenti diversi, ma non è così, infatti sono uniti fra loro da un percorso comune. È stata per me la scoperta di una lettura diversa, lettura che allo stesso tempo mi affascina, mi spaventa, mi mette in crisi. Trovo indispensabile esaminare brevemente il contenuto seguendo l'ordine di pubblicazione dei testi, iniziando perciò da "Il gabbiano Jonathan Livingston"'. Questo libro narra la vita di un gabbiano, Jonathan, che, avendo capito lo scopo della sua esistenza, non si limita a cercare il cibo per la sopravvivenza, ma vuole apprendere sempre meglio le tecniche di volo, è in cerca del perfezionamento che gli procura gioia; per questo motivo viene cacciato dallo stormo. Nonostante tutto, Jonathan non si arrende e continua nel suo apprendimento con serio impegno e con esercizi costanti e faticosi. Il nostro gabbiano preferisce obbedire alla legge interiore, piuttosto che obbedire alle leggi dello stormo, sapendo di essere nel giusto. Quando muore raggiunge il Paradiso, luogo in cui - viene a sapere - non ci sono limiti di spazio e di tempo. Rimane comunque un po' deluso nel vedere che i gabbiani presenti nel Paradiso sono veramente pochi: gli viene infatti detto che ogni essere, prima di raggiungere questo luogo, deve capire lo scopo della sua vita, cioè quello di adeguarsi il più possibile all'ideale della perfezione. Chi non lo intuisce ha bisogno di vivere altre vite e il mondo successivo è una scelta che si basa su ciò che si apprende durante la vita.
Illusioni è il libro che mi è piaciuto più di tutti: racconta l'incontro apparentemente casuale tra due piloti: lo scrittore e il "Messia".
Da questo incontro nasce un rapporto di amicizia e lo scrittore capisce che quell'uomo, che al primo impatto sembra normale, è in realtà molto speciale: egli non mette benzina al suo motore e le eliche del suo aereo, anche dopo un volo, non sono mai sporche. Insieme a lui riesce a superare le barriere dello spazio, impara persino a camminare sull'acqua, a respirarci, a nuotare nella terra e ad attraversare i muri. Dopo un banale incidente Don Shimoda viene ucciso da una fucilata, Richard ne rimane scosso, non riesce a spiegarsi l'accaduto. Lo rivede in un sogno, gli parla, spera che sia realtà, ma l'amico gli conferma che si tratta di un sogno e che questo consiste in un diverso spazio-tempo, tipico delle persone umane. La storia si conclude con l'invito di Don a Richard a scrivere un libro in cui narrando questa storia, raccontando le sue esperienze, trasmetta dei messaggi, degli inviti a riflettere e a crescere interiormente, un invito quindi ad essere un "Messia".
Nessun luogo è lontano è un libro scritto in maniera un po' particolare; per prima cosa è l'autore che racconta il suo viaggio per recarsi a casa di Rae, una sua amichetta e portarle un regalo per il suo compleanno. Viene condotto presso la sua amica da alcuni animali che non riescono a capire il concetto umano di tempo e distanza. Una volta arrivata da Rae le porge un dono: un anello, un anello speciale, invisibile, che inizialmente le permetterà di volare, di superare i suoi limiti, e che man mano che ne farà uso diventerà sempre più potente finché, anche senza anello, Rae sarà capace di librarsi in volo, in un mondo di pace. Questo dono le durerà per sempre, ella potrà incontrarsi ogni volta che lo desidera con il suo donatore nel bel mezzo dell'unica festa che non può mai finire.
È un libro scritto in maniera semplice, ma che trasmette concetti profondi.
I tre testi hanno in comune tantissimi aspetti.
Sono tutti apparentemente religiosi, ma di una religiosità non cristiana; infatti l'autore descrive l'arrivo in Paradiso come il luogo dove poter raggiungere l'Essere, inteso come perfezione.
Bach parla di immaginazione e soprattutto in Illusioni egli esalta le capacità della mente: è una continua sfida contro le difficoltà e i limiti.
L'autore è alla ricerca di una libertà totale, una libertà anche dalle leggi della natura: vuole superare i limiti dello spazio e del tempo.
È un argomento che mi affascina moltissimo, che mi fa riflettere, soprattutto perché sono cristiana. A parere mio, si tratta di due religiosità che, in un certo senso, possono integrarsi: chi mi può impedire di vivere sulla Terra secondo la teoria di Bach? Anche il cristianesimo, come il "Messia" del libro, afferma che durante la vita terrena bisogna agire con correttezza e impegno. Ciò che è differente è la visione della vita dopo la morte, infatti io non credo nella reincarnazione. Altra sostanziale differenza è il concetto di "illusione" che sostituisce quello di fede, che è alla base del cristianesimo. Per Bach ogni difficoltà, ogni limite è un'illusione che l'uomo può superare con le sue capacità. Egli non si pone il problema della fonte di tali capacità ma le usa, le sviluppa, le esalta. Il cristiano invece sa che tutto ciò che possiede è dono di Dio, per questo deve farne buon uso, deve operare correttamente, con impegno, per il Bene e non per l'appagamento personale. Il cristiano crede nel Padre che gli ha donato la vita, l'intelligenza e tutto ciò che ha, e per questo non deve superare i limiti della natura, perché tali limiti sono nell'uomo. Egli dunque si affida al suo Creatore, non ha bisogno di cercare il perché di tutte le cose o di raggiungere la libertà interiore, perché già le possiede nel momento in cui è nello stato di grazia in comunione con Dio.
Un altro pensiero presente nei libri Il gabbiano Jonathan Livingston e Illusioni è che l'uomo è libero di scegliere. Mi collego all'esempio del vampiro, Richard lo vede soffrire perché aveva bisogno di un po' di sangue e l'autore in questo caso era libero di scegliere, poteva aiutare lo strano essere oppure farsi del male. La scelta dell'uomo quindi, deve essere condizionata solamente dalla sua logica, dalla sua intelligenza, usando la propria legge interiore che è quindi una guida verso la libertà, come ha fatto il gabbiano Jonathan Livingston.
Anche l'amore per il volo è un elemento comune nei tre libri che ho letto, infatti si narra di voli di gabbiani e di altri animali oltre che di aerei e Bach usa spesso vocaboli tipici dell'aeronautica.
Il desiderio di apprendere, la sete di sapere sono una costante: il gabbiano Jonathan vuole imparare nuove tecniche di volo, cercando di superare i suoi limiti, con la sola convinzione che si può fare sempre di più; Richard cerca di apprendere da Don, infatti egli impara anche a materializzare una piuma, ed infine l'uomo apprende dagli animali che lo accompagnano nel viaggio per raggiungere Rae. A questo desiderio di apprendere è collegata la condanna della noia, la fiducia in se stessi, nelle proprie idee e nella propria intelligenza.
Il gabbiano Jonathan segue le sue convinzioni, la sua legge interiore, il suo desiderio di conoscere, Richard ricorda a se stesso di non consentire mai ad un libro di sostituire i suoi pensieri. L'autore afferma l'importanza di insegnare ciò che si è appreso, agli altri, a coloro che sono predisposti e vogliono ascoltare. Per questo Jonathan torna sulla terra, dopo la morte, per insegnare agli altri gabbiani; il "Messia" insegna a Richard e quest'ultimo lancia dei messaggi attraverso i suoi libri; il Colibrì, il Gufo, l'Aquila, il Falco e il Gabbiano aiutano l'autore a capire il significato delle parole che egli usa per esprimersi. I limiti di spazio e tempo, secondo Bach, possono e devono essere superati; la mente può farlo se usa impegno ed esercizio.
È evidente il credere dello scrittore in altre vite dopo la morte, nell'esistenza di altri mondi uguali o migliori, a seconda della scelta dell'essere vivente, in base a quanto e a come si apprende‚ ci si migliora.
I tre libri indicano il percorso interiore dello scrittore e in Nessun luogo è lontano egli pare che affermi il suo arrivo, il superamento del tempo al di là dei compleanni, nel persempre. Questi libri mi sono piaciuti tantissimo: sono affascinanti, stimolanti, intelligenti, scritti in modo chiaro e scorrevole, contengono concetti molto belli e profondi, mi fanno viaggiare con l'immaginazione: leggendoli posso di volta in volta immedesimarmi nel personaggio principale, provare a vivere le sue sensazioni ed i suoi sentimenti, mettermi alla prova, andare in crisi, rinunciare, riprovare.
»Torna all'elenco dei testi
»Torna all'elenco delle edizioni