Aurora
Guardare la vita in faccia, sempre. Guardare la vita in faccia e conoscerla per quello che è, al fine conoscerla, amarla per quello che è, e poi... metterla da parte.
(Virginia Woolf)
Il mare è calmo, l'onda si allunga, il vento cessa l'impetuoso spirare, il cielo si rischiara, la luna si spegne e l'aria intiepidisce: è l'alba.
Come lingue di fuoco su carri ineguali s'alza la timida stella, e corre, galoppa, facendosi strada tra l'aere cristallino, le opache nubi. Quale forza, quale emozione sprigiona quel singolo raggio; quale armonia nasce tra cielo e terra: un tutt'uno, che lega l'effimera umana esistenza all'incessante moto dell'universo.
Nube impaziente, goccia mattutina, ascolta la sua voce: ci sta chiamando! Un sibilo giunge agli orecchi, un sussulto scuote violento: la prima luce acceca l'ormai consumata notte, e l'invidiosa luna porta con se le sfortunate stelle; il loro compito è concluso, l'attesa terminata.
Sorgi dolce stella, porta con te nuovi sogni, nuove emozioni. Sotterra ogni indugio, scaccia le tenebre e illuminaci nuovamente, perché troppe volte ci siamo smarriti nel buio della notte.
Dimentica i timori, allontana le tue paure, o inesperto navigante. Issa la nuova vela: nuove speranze son nate quest'oggi, e molte altre ne vedrai fiorire; non rassegnarti. Non ancora.
Lascia che l'oscura nube faccia il suo corso, che la tempesta sconfigga il tempo e la lacrima attraversi il tuo volto, perché ogni vela può essere riparata, e ogni lacrima mutata in sorriso.
Dimentica il passato, la meta è ormai vicina. Nuovi orizzonti ti cercano, lui ti indica la via: salpa dunque, lasciati dietro l'aria stanca della notte, dirigi la prua verso ciò che è il tuo destino, riponi la consumata tela nella stiva. Un nuovo giorno è infatti arrivato; e già volge al termine. Affrettati dunque, poco è il tempo, fuggevole l'illusione.
Il sole è ormai alto, l'aria densa e affannosa. Cosa aspetti?
Il mare s'increspa, il vento rinforza, la vela si gonfia. Le borse son pronte e il pane non manca: tutto è pronto.
Lunga è la via, irta la strada; ma non temere: lui è la tua guida, la tua luce; parti dunque, e conduci la tua nave in acque più tranquille.Troppo hai aspettato, a nulla è servito indugiare: i sogni sono infranti, i desideri appannati. Eccolo là, il sole. Un ultimo raggio, come il primo, bacia l'onda pellegrina. Gli insoliti pesci intonano un canto melanconico, l'orca si affretta, solitaria, a morire sulla spiaggia, il vento cessa la frenetica cavalcata e la speranza, in frantumi, precipita come pesanti gocce di rugiada, nel mare. L'attesa è finita anche per te, stolto viandante. L'aurora di fiamma è solo più un ricordo ormai, ma ecco!Ecco di nuovo la pallida luna, e le stelle. Non ti sembra più luminosa, questa notte?
Un'altra luce è vigile in cielo, un'altra opportunità ti è stata concessa. Non tardare dunque, non aspettare che il sole consumi un altro suo raggio.
Parti. Salpa. Raggiungi le terre lontane, i luoghi esotici. Vai, non guardare indietro. Niente saluti, niente rimorsi, solo la certezza di trovare, dentro di te, la vera felicità.
Addio, impavido navigante.
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