Un'esperienza artistica...
Qualcosa
- o qualcuno -
si staglia nel grigio luminoso degli orecchini di una bionda fanciulla.
O poeta dell'arte,
la tua immagine mi appare vaga.
Tu che ti trovi al di là di quello scherzoso sorriso,
tu che, misterioso,
ti nascondi e ti riveli
nell'eterea eternità di quelle perle,
mi appari lontano,
ma i tuoi colori si avvicinano alla mia anima.Mi è chiaro,
senza alcun dubbio,
che la tua opera è immortale.
Coloro che vengono ritratti da te,
artista,
sono immortali.
Quei chiari occhi rinascimentali,
quelle fronti bianche,
quei lussuosi tessuti di broccato,
superano il tempo grazie ai tuoi colori
e alla tua mano abile.Quei rossi sgargianti, lascivi, voluttuosi, solenni...
quei bianchi candidi ed imperiosi,
o artista,
permangono nella mia mente.Tutti i miti che adori
fanno parte di me,
sono nella mia anima,
e,
grazie alla mia immaginazione,
posso sfiorarli,
come il sole mattutino che
accarezza la rugiada indolente che sosta sulle
prime margherite primaverili.Posso abbracciare i tuoi sogni,
o poeta delle arti,
tu me lo permetti,
o maestro del colore,
e di questo ti sono grata.
Infatti tu apri il sipario ad atmosfere a me sconosciute,
ignote,
ma riesci ad avvicinarmi alla tua realtà.Tutte le dame ed i gentiluomini che dipingi mi sono familiari,
i tuoi colori fanno parte di me,
dei miei occhi,
del mio sorriso.Forse è questo che ho compreso da te,
artista e maestro di vita:
l'arte è immortale...
infinita...
universale...
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