Un'esperienza di lettura
Coinvolgere, colpire, emozionare, farti evadere dalla quotidianità. Un libro ti deve trasmettere tutto questo, deve suscitare in te emozioni uniche, che sembrano a volte svanire dal nostro cuore, riuscendo a farti vivere in un mondo pieno di sensazioni, dove realtà e sogno si confondono fra di loro.
La mia esperienza di lettura, narra di un legame di amicizia semplice e puro che nasce tra un giardiniere spagnolo ed un bambino ricco ma solo, che non conosce ancora il vero significato della parola felicità e amore, in quanto suo padre, un famoso ambasciatore ammirato da tutti, dedica soltanto pochi attimi della sua vita al figlio.
Nicholas (il bambino) ritrova in José (il giardiniere) una figura di dolcezza e generosità umana che non era mai riuscito a fare emergere nel carattere di suo padre. José rappresenta per lui il compagno di giochi che aveva sempre sognato e che finalmente è riuscito a trovare, con il quale è possibile confidarsi, ridere, scherzare senza dover mai dare giustificazioni.
Il giardiniere grazie alla sua vitalità, spontaneità e gioia di vivere riesce a trasformare quel bambino fragile e introverso in una persona maggiormente sicura di sé, e riesce a risvegliare la sua voglia di vivere.
Brande Harrington (il padre) ama in modo ossessivo il proprio figlio, a tal punto da proteggerlo dal mondo intero, togliendogli ogni opportunità di vita e di respiro. Lui considera José un rivale da affrontare ed eliminare senza nessuna pietà, perché si accorge che a causa di questi sta perdendo l'unico affetto terreno che gli rimane, suo figlio.
Il suo carattere chiuso e autoritario e la carica che detiene (è un console) non gli permettono di trasmettere tutto l'amore che prova verso Nicholas, non capisce che un bambino oltre a ricevere una buona e colta educazione, ha bisogno di crescere, giocare e godersi la spensieratezza dell'età azzurra.
Brande non approvando questa amicizia cerca di ostacolarla in tutti i modi, alla fine riuscirà a raggiungere il suo scopo: il giardiniere verrà accusato ingiustamente di essere un ladro di gioielli e la vicenda si concluderà in tragedia, José morirà cercando di scappare dal treno, mentre Nicholas sconvolto per la notizia si chiuderà in se stesso rifugiandosi nell'affetto della madre lontana. Il padre in seguito a tutto ciò si sentirà assalito dai rimorsi e terribilmente responsabile per quello che ha provocato, ma ormai sarà troppo tardi per rimediare e a Brande non resterà che un vuoto amaro riempito solo da solitudine e grande malinconia.
Cronin (l'autore) usa in questo romanzo una tecnica descrittiva semplice che rende molto piacevole e coinvolgente la lettura di quest'opera.
L'autore sceglie come ambientazione del romanzo una piccola cittadina spagnola situata sulla Costa Brava dove vivono umili contadini e agricoltori che conducono una vita modesta.
Cronin mette in luce un forte contrasto sociale fra i maggiori protagonisti, Nicholas, figlio di un ricco console che vive in modo agiato e che non deve affrontare nessun problema economico e finanziario, invece José appartiene ad una famiglia di umili origini che vive in un quartiere malfamato, non gode di nessun privilegio, ha una vita normale e lavora per aiutare la sua famiglia molto numerosa.
Due persone quindi totalmente diverse fra di loro che riescono a vincere questa diversità per dare vita a una bellissima amicizia. Il padre, invece, non riesce a concepire questo legame in quanto considerandosi di classe superiore al giardiniere non vuole che suo figlio lo frequenti, non rendendosi conto che ciò di cui suo figlio ha bisogno non è solo di ricchezza materiale, ma soprattutto di una ricchezza affettiva.
A questo proposito vorrei fare riferimento ad un episodio nel quale Nicholas ha paura di Garcia, che è il maggiordomo personale di suo padre, perché si accorge che è una persona molto violenta e che ha un comportamento molto aggressivo nei suoi confronti. Un giorno succede un avvenimento che lo turba molto, il bambino scoppia a piangere e viene consolato dal suo amico che decide di portarlo a casa con lui. Nicholas entra quindi a contatto con una realtà diversa da quella in cui ha sempre vissuto, dove non esiste la ricchezza ma solo la povertà, nonostante ciò, in questo ambiente, non si sente spaesato ma a suo agio. Quando ritorna da suo padre, è pieno di entusiasmo e gli vuole comunicare tutti gli avvenimenti che gli sono successi in quella giornata, ma appena Brande scopre che ha passato la notte insieme a un suo dipendente, il suo atteggiamento muta, diventa freddo e distaccato, odiando profondamente José, non sopportando l'idea di dividere suo figlio con qualcun altro.
A mio parere, il comportamento di Brande è stato proprio causato da un senso di gelosia nei confronti di José, in quanto credeva che nella persona di questi, Nicholas vedesse l'immagine della figura paterna che non era mai riuscito a donargli.
Penso che questo romanzo racchiude in sé tutto quello che un libro può suscitare, in ogni pagina ho scoperto nuove emozioni, ho vissuto gli stessi timori e le stesse sensazioni come se fossi io la vera protagonista di questa storia, e infine, questo libro mi ha fatto capire quanto sia difficile a volte instaurare un rapporto tra genitore e figlio.
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