Un'esperienza di lettura
Tra le tante opere prodotte dalla fantasia, creatività, impegno e passione umana, la mia esperienza di lettura più significativa l'ho avuta in ambito cinematografico; da sempre il cinema, come anche la pittura, i libri, la musica ed il teatro, ha suscitato in me riflessioni e profonde emozioni, forse anche per la sua immediatezza nel trasmettere idee e stimoli sempre nuovi e mai banali ai suoi spettatori.
Anche la scelta del film è stata molto difficile perché molti sono quelli che mi piacciono veramente, che mi hanno profondamente colpita e che mi hanno fatto riflettere. La mia scelta è però ricaduta su un film che ho visto circa un paio di anni fa per la prima volta, un film che mi è piaciuto sin dal primo momento in cui l'ho visto in tv.
Si chiama Stonewall, è un film di Nigel Finch ed è tratto dal libro di Martin Duberman.
"Le storie sullo Stonewall sono almeno quante i travestiti che ci sono a New York. Dovunque andrai in tutto il mondo sentirai una nuova leggenda e questa è la mia".
Così inizia il film, con le parole di LaMiranda, il personaggio principale; questa è la sua storia; è la storia di un'amicizia ma soprattutto dell'amore fra due uomini, uno omosessuale (Matty Dean) e un travestito, LaMiranda. La loro travagliata storia d'amore si svolge negli anni burrascosi dell'attivismo gay diffuso negli anni '70 in seguito ai disordini di Stonewall (giugno 1969) in cui gruppi di uomini e donne gay si opposero per la prima volta alle persecuzioni della polizia davanti a un locale di ritrovo per omosessuali di New York. Ognuno dei due protagonisti lotta a modo suo per l'affermazione dei diritti degli omosessuali negli Stati Uniti. Altre due storie si svolgono in parallelo a quella di LaMiranda e Matty Dean e sono quella di Bostonia (un travestito che frequenta lo Stonewall) e Vinnie, un'agente di polizia. Lui è innamorato di lei ma non vuole mostrarsi in pubblico in sua compagnia per paura di non essere accettato, ma dopo una serata di follie in cui si mostra davanti a tutti in atteggiamenti amorevoli con Bostonia, si uccide. L'altra storia è quella di Matty Dean con Burt, un ragazzo omosessuale che partecipa alle manifestazioni per i diritti dei gay, ma è molto rigoroso, si veste sobriamente, ha paura e prova imbarazzo nel manifestare pubblicamente il suo amore per il giovane. Alla fine infatti Matty Dean lo lascerà per stare con LaMiranda che lo ama veramente e non ha paura del giudizio della società riguardo il loro rapporto. In concomitanza con le vicende narrate nel film, si svolgono eventi d'importanza mondiale come lo sbarco sulla luna, la guerra in Vietnam, la morte per suicidio di Judy Garland, eventi che spesso coinvolgono gli stessi protagonisti in prima persona. Il film è particolare, perché la narrazione è intervallata da canzoni e balletti coreografati fatti dalle persone che frequentano il locale. Il Gay Pride, la giornata dell'orgoglio omosessuale, nasce da questa serie di fatti storicamente avvenuti e narrati nel film. La bandiera della pace con i colori dell'arcobaleno (rainbow), diventa il simbolo della resistenza omosessuale. In questo modo, anche gli omosessuali hanno fatto sentire la loro voce, unendosi e manifestando per i loro diritti, per combattere i pregiudizi, per privilegiare l'auto realizzazione individuale piuttosto che l'adeguamento ai modelli socialmente imposti. Ma forse il più valido risultato raggiunto dal movimento omosessuale è stato la trasformazione di un argomento un tempo considerato tabù in materia di pubblico dibattito, aperto al confronto delle idee. Molte persone sono favorevoli a questa manifestazione pubblica pur non partecipandovi direttamente; altri la considerano moralmente offensiva, ma un parere su tutti gli altri mi ha colpito positivamente ed è quello di Boy George, leader dei Culture Club, trasgressiva icona musicale degli anni '80 che a proposito del Gay Pride dice: "Non mi va di manifestare perché vorrebbe dire che ho qualcosa che non va che deve essere rispettato, e io non ho niente che non va". Ho scelto questo film fra i tanti che mi interessano perché penso che parli di un tema ormai quasi dimenticato. Tra le tante discriminazioni di ogni genere che avvengono nella nostra società, verso i disabili, persone che appartengono a diverse culture, etnie e religioni, di diversa età (soprattutto anziani e bambini), secondo me quella nei confronti degli omosessuali è quella meno evidente, più nascosta, sulla quale l'opinione pubblica viene sempre di meno sensibilizzata. Mi sembra quindi giusto che venga ricordato anche questo.
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