Un'amica nel libro
Spesso mi capita, leggendo un libro, di pensare che mi piacerebbe incontrarne un personaggio nel mondo reale, ma questa volta mi è successo il contrario, ho incontrato una persona che conosco in un libro.
Dalle prime pagine non avevo capito che fosse proprio lei, Gloria, la protagonista del romanzo, perché nella storia si chiama Josefa, vive in Cile ed è una cantante famosa, mentre la mia amica è italiana ed è ancora troppo giovane per essere una tale celebrità, e comunque ha fatto del canto una passione e non una professione, forse solo perché i suoi genitori sono stati più duri con lei rispetto a quelli di Josefa.
Più leggevo, però, e più mi convincevo che la protagonista del libro non fosse per me una sconosciuta, i modi di molte sue azioni mi erano familiari, capitava addirittura che prevedessi cosa avrebbe detto nelle righe successive.
Quando ormai avevo finito il libro, che mi aveva lasciato una strana sensazione di inquietudine, sono stata invitata in Toscana insieme a Gloria e ai nostri fidanzati, in una casa lontana dai centri abitati, vicina al mare. Gloria ci era già stata e per lei quella casa costituiva un'oasi di pace, un posto magico in cui estraniarsi dalla frenesia della città, dall'università e dal lavoro, attività a cui lei dedicava tutta se stessa, con ottimi risultati peraltro. Come Josefa. E come Josefa aveva bisogno di staccare trasferendosi in un posto speciale: la casa in Toscana è la Casa del mulino del libro, uguale per funzione oltre che nella descrizione. È stato lì che ho capito davvero che Gloria e Josefa sono la stessa persona: le stesse paranoie, le stesse paure, lo stesso modo di rapportarsi alle persone: entrambe odiano guardare la gente che mangia, entrambe non sopportano il proprio aspetto fisico, entrambe prendono antidepressivi in dosi minime. In realtà Gloria, che è più giovane, ha appena iniziato, la sua sfiducia nel mondo non è ancora così totale, anche se sta imparando ad isolarsi dalle persone. Le ho sentito dire una frase che ho trovato anche stampata nel libro: "L'aver chiuso la porta al mondo esterno, non è forse l'ennesima fobia?". Mi auguro che Gloria riesca a superarla prima che sia troppo tardi, prima che la sua vita segua le orme di quella di Josefa. e che non rischi come Josefa di perdere l'amore della sua vita, "l'unico luogo sicuro" come direbbero lei e l'altra lei del libro. Enrico è per Gloria il compagno migliore che potrebbe trovare, come l'Andrés del romanzo è avvocato, uomo bellissimo e dolcissimo, innamoratosi prima della voce che della donna a cui appartiene.
Per tutta la settimana che ho trascorso in Toscana non ho fatto altro che pensare alla somiglianza tra il personaggio di carta e la mia amica, al punto che nella mia testa non facevo più distinzione tra le due, e mi capitava spesso di chiedere a Gloria qualcosa di relativo alla vita di Josefa. Lei a volte mi rispondeva, stupendosi lei stessa di ciò che sapeva di luoghi e persone che non conosceva, non si capacitava del tono di voce commosso con cui mi parlava di Antigua e di Cayetana, madre di un'amica che non ha. Le risposte emergevano dal suo inconscio, erano parte di lei, parte di una vita che non aveva vissuto, ma che era come se lo avesse fatto.
Ora che sono tornata a Milano riesco a vedere in modo più lucido la distinzione tra realtà e racconto, tra Gloria e Josefa, e mi chiedo cosa dovrei fare. Forse sono troppo suggestionata dalle credenze fantascientifiche per cui una persona che viene a contatto con il proprio alter ego scompare, per regalare a Gloria Antigua, vita mia. Ma d'altra parte vorrei che lei venisse a conoscenza di quello che le succederebbe se facesse determinate scelte, le scelte di Josefa. Per me è impossibile restare indifferente alle due donne, sono attratta da ogni aspetto del loro identico carattere, e vorrei proteggere quella in carne ed ossa da ciò che ha logorato quella di carta. Forse la cosa più giusta da fare è starle vicino, rompendo il blocco che ha nei confronti delle persone, e indirizzarla sulla strada giusta, forte delle conoscenze che ho della sua vita parallela.
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