Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
10ª edizione - (2007)

Lettura del film "Vai e vedrai"

"Vai, vivi e diventa": con questa frase avviene il distacco doloroso tra Shlomo e l'amata madre che, per amore, affida il suo unico figlio sopravvissuto alla fame a una donna ebrea che sarebbe stata rimpatriata a Gerusalemme.
Questo succede perché gli Ebrei nativi dell'Etiopia furono perseguitati per lungo tempo e questa situazione, aggravata dalla carestia che aveva colpito il Paese, indusse le autorità israeliane, insieme agli Stati Uniti, a organizzare un ponte aereo per condurli nello Stato ebraico. Shlomo, fingendosi ebreo, avrebbe potuto vivere in un paese sviluppato e vivere in modo dignitoso. Egli deve accettare la nuova realtà senza la madre, senza la sua terra tanto amata e con dei nuovi genitori. Per lui è difficile ambientarsi in una realtà completamente diversa dalla sua Africa, nella quale si cammina a piedi nudi, si coltiva la terra, si dorme sotto il cielo stellato, ma dove anche si muore di fame e di stenti.
A Gerusalemme ha la possibilità di mangiare, di usare l'acqua in abbondanza, di andare a scuola e di dormire in un letto vero; nonostante ciò, lui non è felice perché ha un segreto da mantenere che lo opprime: lui non è ebreo, bensì cristiano. Non riesce a essere se stesso poiché sta mentendo a tutte le persone che ama e sta rinnegando le sue radici, le sue origini. Shlomo è alla ricerca della sua vera identità la quale è il tema principale della vita dell'uomo e la trova solo quando decide di diventare medico e di rivelare la verità alla famiglia che con tanto amore lo ha adottato e cresciuto.
Dopo la laurea in medicina, decide di ritornare in Etiopia per ritrovare le sue radici tenute segrete per tanti, troppi anni. Qui si sente a casa, come se tutti gli anni passati altrove si fossero cancellati e, con le lacrime agli occhi, ritorna finalmente a baciare la sua terra e la sua amata madre.
In questo film mi ha colpito molto la figura della mamma di Shlomo, la quale, pur di garantire una vita migliore al figlio, si priva di lui, l'unica persona rimasta in vita della sua famiglia. Lei finge di non soffrire per il distacco, ma il suo dolore è grande perché una parte del suo cuore va via con Shlomo senza sapere se mai lo rivedrà.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010