Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
10ª edizione - (2007)

Un'esperienza di lettura

Un libro che ho letto e che più mi ha colpito è Narciso e Boccadoro di Hermann Hesse.
All'inizio questo libro mi annoiava veramente tanto, ma poi la storia mi ha coinvolto e l'ho letto tutto d'un fiato.
A me questo testo è servito per capire che bisogna vivere la vita cogliendone ogni minimo aspetto, e che il tempo passa e bisogna essere pronti per vivere e affrontare tutti i problemi in cui ci si può imbattere.
Boccadoro non aveva capito queste cose e infatti, lontano dal convento, ebbe un sacco di problemi e alcune volte rischiò perfino la sua vita.
Tutto questo successe anche perché nella sua infanzia era stato sempre tenuto controllato e protetto dal padre e da altre persone, e questo non gli insegnò certo a vivere ma, anzi, gli diede l'idea che tutto fosse facile e che a tutto ci fosse un rimedio.
Ma non è così, anzi; la vita è piena di insidie e di momenti che ne determinano il suo seguito.
Non si può tornare indietro nel tempo, perciò una volta che una cosa è fatta, è fatta.
Leggendo questo libro ho riflettuto molto su me stessa e sulla mia vita e sono giunta all'idea che è meglio avere rimorsi che rimpianti, in modo da non poter dire "non ci ho provato".
Mi sono anche ripromessa di accettare tutti gli aspetti della mia vita così come si presentano, senza piangerci su e senza tentare di scappare, ma affrontando le cose come meglio credo.
Non posso nemmeno assecondare pienamente le idee di Narciso, però, perché è troppo razionale e tende a vivere la sua vita comportandosi in maniera eccessivamente distaccata; a mio parere, se dovessi vivere come lui, sarei troppo calcolatrice e vivrei male, curandomi in maniera quasi ossessiva delle conseguenze delle mie azioni.
Praticamente, le due personalità di Narciso e Boccadoro, con le loro esperienze diverse, ma molto significative, mi hanno aperto gli occhi sul fatto di vivere pienamente e al meglio ogni esperienza e ogni aspetto della mia vita, anche se sgradevole.
Un'altra considerazione a cui mi ha portato questo libro è che la nostra vita siamo noi.
In fondo la mia vita sono io e il modo in cui va avanti dipende direttamente da me.
Prendere una decisione piuttosto che un'altra fa sì che la nostra vita segua un andamento particolare e infatti non è insolito pensare a "cosa sarebbe successo se invece di fare questo...".
Hesse, con Narciso e Boccadoro, fa vedere l'andamento di due vite all'inizio molto simili, ma che a un certo punto prendono strade differenti: Narciso continua la sua vita ecclesiastica, mentre Boccadoro segue la via delle "frivolezze", che lo porterà poi a identificarsi nell'arte.
In conclusione, la vita è una sola e va vissuta al meglio fino in fondo, ed è inutile porsi troppi "se" e troppi "ma", perché ogni cosa che facciamo ha le sue conseguenze, e non ci si può far nulla.
Questo è l'insegnamento che mi ha dato Hesse attraverso Narciso e Boccadoro: vivi la tua vita, sia con la consapevolezza che è una sola e che è preziosa, che con l'idea di vivere sereni senza essere troppo rigidi e calcolatori.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010