Un'esperienza di lettura da "Sai tenere un segreto?" di Sophie Kinsella
Capita spesso (e nel mio caso molto spesso), che ci siano momenti in cui ci si senta più imbranati e sfortunati del solito.
La stessa cosa vale anche per Emma Corrigan, una ragazza venticinquenne alle prese con la sua carriera da assistente marketing in una grande multinazionale, con un unico obbiettivo: dimostrare ai propri genitori, soprattutto al padre, di non essere una fallita. Questo fa riflettere un attimo. Quante volte capita nella vita di tutti i giorni di compiere determinate azioni solo per il gusto di dimostrare qualcosa? Guardandosi intorno si possono trovare vari esempi, molti di questi stanno facendo parlare di sé parecchio ultimamente, il bullismo è solo uno dei tanti. Diventa sempre più facile per i ragazzi assumere atteggiamenti arroganti e ostinati verso altri soltanto per dimostrarsi più forti. Ma dimostrasi più forti a chi? Agli occhi degli altri per ottenere rispetto? Il rispetto non si guadagna in questo modo.
Questo comunque non è il caso di Emma. Lei è una ragazza che desidera dimostrare di saper imparare dai propri errori, anche se dentro sé cela molti segreti e insicurezze, come per esempio se confessare al proprio fidanzato che porta una cinquantotto e mezzo anziché una cinquantadue e mezzo come ha sempre fatto credere al suo fidanzato Connor. Ma del resto, come dice lei, si tratta solo di un numero!
Cambiando discorso, ricordate quando prima parlavo di sfortuna?
Se vi capitasse di rovinare l'affare più importante della vostra carriera versando la bibita di un drink al vostro cliente, cosa fareste? E come se non bastasse, se quando meno ve lo aspettaste vi rendeste conto di stare per morire, come agireste? Emma una cosa l'ha fatta: confessare tutti i propri segreti al passeggero di fianco a lei. Dal primo all'ultimo, dall'inizio alla fine.
Tutti quanti nascondiamo cose che vorremmo tirare fuori per liberarci di un gran peso, solo che non lo facciamo per paura di dover affrontare la reazione degli altri. Ovviamente questo è molto più facile, quando si sa di dover abbandonare tutto. Ma se proprio quando meno si desidera capita un colpo di fortuna? Se l'aereo sul quale si è a bordo (dopo aver confessato tutti i propri e più intimi segreti a un perfetto sconosciuto) non precipitasse più? Come si reagirebbe? Bisognerebbe prenderla bene, perché la vita è un bene prezioso e tutti hanno qualcosa o qualcuno dalla quale non ci si vorrebbe mai separare, solo che ci si rende conto di ciò solo alla fine. Ma se fosse stato rivelato un segreto che sarebbe dovuto rimanere tale, come per esempio ammettere di aver messo sul proprio curriculum di aver ottenuto il massimo dei voti negli esami di matematica quando invece si ha raggiunto a malapena la sufficienza? E se questo gran segreto fosse stato rivelato alla persona che più in assoluto sarebbe dovuta stare all'oscuro della cosa, tipo il capo (nonché fondatore), della grande multinazionale presso la quale si lavora? Questo a Emma è successo.
Sentendo o leggendo di vicende simili viene un gran ridere (e leggendo questo libro si fanno molte risate), ma viverle non è altrettanto piacevole. È come quando capita una cosa orribile a qualcuno, e che si cerca di consolare dicendo che è normale e che fa parte della vita soffrire; ma quando questo capita a sé si cambia subito parere e si inizia subito a gridare a Dio (per chi crede): "Perché proprio a me?".
Esistono anche volte in cui le certezze si trasformano in incertezze e la sfortuna in fortuna. Emma si è resa conto di non provare più per il suo fidanzato i sentimenti che provava un tempo, anzi, di non averli mai provati, mentre dopo la sua "tragica" e grande confessione sull'aereo, il rapporto con il suo capo migliora sempre più trasformandosi in qualcosa di davvero profondo.
Emma in una situazione davvero fuori dal normale ha incontrato l'amore della sua vita, trasformando così la sua sfortuna in vera fortuna. Cosa c'è di più caro dell'amore? L'amore è l'unica cosa che ci tira su nei momenti più difficili. Esistono diversi tipi d'amore: l'amore fra amanti, l'amore fraterno, l'amore che ci può essere fra amici (che è diverso di quello fra amanti), l'amore per il prossimo e in alcuni casi anche quello per la fede.
Un grande quotidiano nazionale italiano ha definito questo romanzo: " Un libro esilarante su un problema serissimo"; io non avrei mai potuto esprimermi meglio a riguardo.
Sfogliando le pagine di questo romanzo fra una risata e l'altra si riflette parecchio e ci si pone diverse domande che forse anche molti giovani d'oggi si dovrebbero porre. Una di queste è: "Cosa voglio in realtà dalla vita?". A volte crediamo di avere tutte le risposte, ma restiamo semplicemente attoniti quando scopriamo di non averne nessuna.
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