Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
1ª edizione - (1998)

Un'esperienza di lettura da "Meno di zero" di B.E. Ellis

 Sesso facile, cocaina, feste sempre più trasgressive (...) Clay, Blair, Daniel e Julian, biondi e abbronzati esplorano le pieghe infernali del "paradiso" californiano in un crescendo di amoralità e devastazione interiore che presto sconfina nell'orrore.
Questa è la presentazione al pubblico da parte dell'Einaudi di Meno di zero di Bret Easton Ellis. E, in effetti sono davvero questi i temi trattati dal grande Ellis. Essi si snodano attorno alla vita di Clay, Blair e di tutti i loro amici e di questi argomenti "Le regole dell'attrazione" (altro romanzo di Ellis) ne rappresentano un degno seguito. Voi, signori, mi chiedete di esporvi (comunque per mia libera scelta) i sentimenti che ha provocato nella mia anima e nel mio cervello post-pubescente la lettura di questo, a mio parere, capolavoro della letteratura contemporanea. Ebbene è cosi che vi descriverò per la prima volta, credo, nella vostra vita il sentimento del nulla. Il nulla ti lascia attonito, impaurito, pietrificato, incuriosito e imbarazzato di ciò che tu stesso pensi quando lo provi. Questo romanzo ti parla di droga, di come loro si strafanno dalla mattina sino alla sera, di rapporti sessuali tra etero e omo, a volte anche tra bisessuali. Ti parla di perversione e ciò che tu provi è piacere e vergogna nel leggerlo. Ti senti inorridire ma continui perché sei preso dalla smania di sapere il seguito, se ne esiste uno, di quella perversione... che è la stessa che è innata in tutti noi da quando esiste l'uomo. Questo essere eterotrofo, strano a dirsi, non è sempre palese agli occhi del suo prossimo, e lui lo sa ma, a volte, inganna anche se stesso, fingendo la sua bontà e integrità. Il fatto è, carissimi, che ognuno di noi ha le sue perversioni e che libri come questo, che ne descrivono i particolari sono pane per il nostro "io nero". Leggi di come si autodistruggono, di come si fanno, della cara Muriel che, ridotta in fin di vita dall'anoressia, appena tornata dall'ospedale, va ad una festa e si buca di eroina. Leggi di Blair, ancora innamorata di Clay, mentre lui se la fa con un uomo. Leggi dei loro genitori, divorziati e divenuti gay... Questi sono gli antipodi di "quelli che ben pensano", è la nostra solitudine portata agli estremi e poi scopri che sono soltanto i tuoi desideri castrati, censurati, rinchiusi dall'orrore. Ma è bello rendersi conto che il nostro piccolo cervello possa concepire pensieri così illuminati e opposti fra loro: l'amore per Dio e la voglia irrefrenabile della presenza di Satana. Eretica e strega, dunque? No, adolescente. Avrei potuto parlarvi di un opera più classica, e "sobria", magari del mio amatissimo Shakespeare che, incredibile davvero, viene da me idolatrato quasi fosse un Dio ma che, sicuramente è un genio se si parla di teatro. Forse, però, sarebbe stato tutto così scontato... Sappiamo bene che anche lui non trattava solo di buoni sentimenti e amore (ce lo dimostrano la follia di Otello, alimentata dalla gelosia e il desiderio di vendetta di Amleto, per citarne solo alcuni tra i più famosi) ma pur essendo così contemporaneo certe volte proprio non riesce a colmare il mio desiderio di conoscere più sfaccettature della mente umana possibili. Sapere di non sapere, dunque, e vani tentativi di liberarsi da questa condizione. Ristabilita, ora, la mia posizione di persona rispettabile e lucida di pensiero, mi congedo da voi lasciandovi con questo sentimento di stupore e stranezza. Quale? Signori miei, non vi siete accorti che anche voi, adesso, avete provato il nulla?


»Torna all'elenco dei testi
»Torna all'elenco delle edizioni

Copyright © 1999 - Comitato per Sofia - Tutti i diritti riservati.
Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010