Il diario di Odisseo
Una settimana dopo la conquista di Troia
Caro diario,
sono io, Odisseo. Ormai è già passata una settimana da quando sono partito da Troia con i miei uomini per ritornare in patria e devo dire che sono molto felici che la guerra sia finita.
Finalmente, fra pochi giorni, dopo dieci lunghi anni, potrò riabbracciare i miei cari. Comunque ritorno in patria con un unico rimpianto, perché questo conflitto tra Achei e Troiani ha portato nell'Ade le anime di molti soldati che consideravo fratelli.
A volte durante la notte mi capita di restare sveglio a pensare se è valsa veramente la pena di intraprendere questa guerra contro la città di Priamo.
Tutto è successo a causa di Elena e immediatamente mi chiedo: ma una donna vale veramente tutti quegli Achei e Troiani che ora sono cibo per i cani e gli avvoltoi? Forse il povero Tersite aveva ragione, forse all'avido Agamennone non interessava vendicare il torto che il fratello Menelao aveva subito, forse a lui interessava accumulare più ricchezze possibili e io, con tutti gli altri, l'ho seguito comportandomi come uno stolto.
Ma forse questo era il volere degli dei e forse noi siamo solo delle pedine che essi muovono su una scacchiera.
Comunque Zeus ha approvato ciò che è accaduto e purtroppo io non posso cambiare il passato; per il momento il mio unico pensiero è quello di tornare il prima possibile a casa.
A presto
Odisseo
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