Un'esperienza di lettura da "Jack Frusciante è uscito dal gruppo" di E. Brizzi
Anime
nel leggere e nel raccontarsi,
io e Alex.
Correvamo nel vuoto,
ed ancora non lo sapevamo
di andare verso la passione,
io nelle pagine, lui in lei.
Io in lui e lui in me.
Eravamo fatti di gente,
e ci facevano schifo loro,
di parole scritte a nessuno,
e a tutto ciò che noi davamo a noi stessi,
illusione ma forse
unica verità.
Alex correva in bicicletta,
e giravo le pagine
mentre il mare parlava.
Mangiavamo il vento,
e il freddo,
ed era vita sentirlo penetrare,
a sfidarci
e guidarci, compagno
verso la passione.
Sesso, rabbia, insofferenza
e dolore
ti lasciavano, Alex
quando andavi da lei
sfioravi i suoi capelli,
e guardavate il cielo.
E non ti mancava tutto quello,
perché potevi abbracciare il suo
amore.
Sentire che non ti
occorre più nulla, respirare,
e sapere che l'aria sta
entrando,
ma se vuoi puoi
non ascoltarla.
Non c'erano più gli altri,
lo schifo e la rabbia.
Ormai io e te sapevamo,
Alex, chi volevamo,
[mentre tu l'accarezzavi e
io giravo le pagine],
tu lei e io Lei, e
il mare e il cielo, e la
notte, e le nuvole,
e tutto il resto.
Aidi è partita. Non piangere
Alex,
fra un anno, Alex, Aidi ritornerà.
Continuerai a pedalare, io sarò lì
come te.
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