Lettera ad Ettore
Durante la guerra
Caro Ettore,
so che adesso tu sei molto impegnato nella guerra; con tutte le battaglie, le assemblee… ti capisco! Ma anch'io, oltre che tutta la città, ho bisogno di te!
Mi manchi, marito mio; averti così è come non averti. Ci vediamo di sfuggita solo qualche minuto alla mattina e poi basta fino alla sera, quando è ora di andare a dormire e tu sei stanco per la dura giornata che hai svolto e non hai voglia di parlare.
Capisco che anche per te questo periodo non è facile e io non voglio darti un altro problema cui pensare, ma non ce la faccio più; è troppo tempo che mi tengo dentro questo dolore ed è giusto che anche tu sappia come mi sento.
Mi manchi caro Ettore!
In questi ultimi giorni è come se non fossimo sposati: da quant'è che non mi dici che mi ami, che mi chiedi come sto, o che non passi un po' di tempo con il piccolo Astianatte?
Probabilmente risponderai a questa lettera dicendo che presto, quando la guerra sarà finita, tutto ritornerà come prima; ma non sarà così! Io ho tanta paura che questa guerra sarà la nostra rovina, temo fortemente che distruggerà tutto, non solo le cose materiali, ma anche i nostri sogni, i progetti che avevamo per noi, per nostro figlio, i desideri, ma soprattutto il nostro amore!
Se dovessi morire in battaglia io sarei persa, già adesso io soffro tantissimo, non posso quindi immaginare come farei senza di te, per tutta la vita. Sarebbe un dolore troppo grande da sopportare, ed è per questo che attraverso questa lettera ti chiedo di far terminare la guerra, o perlomeno di non tornare in battaglia.
Anche se so che non ascolterai la mia disperata proposta, spero che rifletterai sulle mie parole...
Attendendo una tua risposta…
Ti saluto con un forte abbraccio e un bacio appassionato…
Andromaca
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