Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
11ª edizione - (2008)

Gli ombrelli

Era mattina, il cielo era totalmente bianco, non permetteva di sperare in una bella giornata, eppure quel suo colore tenue e dolce quasi quanto uno yogurt alla vaniglia trasmetteva un'atmosfera pacata, quasi incantata.
 Una fresca brezza mi accarezzava il volto, ma non era in grado di far svolazzare i miei capelli, a causa di una distesa infinita di ombrelli che già si aprivano sopra la mia testa in previsione del brutto tempo e che non permettevano al vento di danzare libero tra la folla interminabile di gente.
 Era una giornata come un'altra, il classico lunedì al mercato con la nonna, ma che per me era speciale tanto da permettermi di indossare il mio amato vestitino blu con il colletto quadrettato e il mio splendido cappellino che la nonna stessa aveva cucito per abbinare al mio bel vestito.
 Quel giorno erano presenti anche mamma e Vale, mia sorella, le quali avevano deciso di immaginare una giornata di sole per non far rovinare dalla pioggia quella bella passeggiata in famiglia e avevano scommesso con me di non aprire gli ombrelli fino a casa.
 La nonna mi vedeva così piccola e fragile che aveva deciso di aprire il suo ombrello e, guardandomi con sguardo intenso e dolce, mi aveva invitato a starle a braccetto come se il cappello che mi copriva tutta la testa non mi proteggesse abbastanza.
 Piccole gocce di pioggia cominciarono a cadere dal cielo e a picchiettare sopra gli ombrelli; bastò una goccia che mi sfiorò il viso a farmi perdere la scommessa e a farmi rifugiare sotto la calda pelliccia della nonna…

Uno spintone mi ha scosso e mi ha fatto risvegliare dodici anni dopo in un museo di quadri di fronte al dipinto Gli ombrelli di Renoir; non riuscivo a distogliere gli occhi da quel quadro sconosciuto, ma così familiare, capace di evocare tanti ricordi e sensazioni.
 Quella piccola bambina sulla destra, bionda, ma così simile a me mi fa perdere nel suo sorriso appena accennato, simbolo di una felicità quotidiana, indossato da una bambina a cui non manca nulla, viziata d'affetto, che riesce a far splendere il sole anche quando piove.
Secondo me, è proprio lei la protagonista del dipinto. E un po' lo è anche della mia vita.


»Torna all'elenco dei testi
»Torna all'elenco delle edizioni

Copyright © 1999 - Comitato per Sofia - Tutti i diritti riservati.
Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010