Il coraggio di una donna
Erano le quattro del pomeriggio e, come ogni giorno, Alessia tornò a casa, posò il computer sulla scrivania e corse alla scuola materna a prendere il suo unico figlio, Davide.
La donna si era sposata da poco con l’uomo della sua vita, Lorenzo. La loro storia d’amore iniziò all’Università, in un’aula del Politecnico. Fu un colpo di fulmine.
Si fidanzarono e, dopo la laurea, decisero di andare a convivere.
Erano molto affiatati, si riempivano di attenzioni, erano complici. Ai due piaceva molto viaggiare; ogni fine settimana, organizzavano viaggi nelle capitali europee. Lorenzo amava concedere molte attenzioni ad Alessia, la quale, a sua volta, ricambiava.
Poco dopo, la ragazza rimase incinta e decisero di sposarsi.
La loro relazione andava a gonfie vele, nacque Davide.
Un giorno, la disgrazia. Lorenzo perse il lavoro. L’azienda per la quale lavorava da anni, fallì.
Da quel momento, la relazione tra i due iniziò ad andare male. Discutevano anche per cose superflue. Lorenzo diventò scontroso e sempre più stressato. Più di una volta, nel bel mezzo di alcune discussioni accese, provò a far del male ad Alessia, la quale, non diede molto peso all’accaduto. Infatti, decise di non raccontare a nessuno dell’accaduto e di lasciare che le cose si aggiustassero con il passare del tempo.
Una sera, il disastro.
Era sabato sera, Davide era dai nonni, i quali, si erano offerti di accudirlo anche per concedere alla coppia un po’ di relax. Alessia, quel giorno, era rimasta a casa dal lavoro. Lorenzo, invece, aveva deciso di concedersi il suo giro quotidiano all’interno del quartiere, dopo l’ulteriore litigio.
Il marito tornò a casa, i due cenarono. La moglie aveva deciso di fargli una sorpresa: la sua torta preferita, quella al cioccolato. Voleva riappacificarsi con l’uomo.
Lui. Questa volta, non sembrava disposto al chiarimento come tutte le altre volte. Le parole di Alessia gli rimbombavano in testa, tutti gli insulti; non riusciva a dimenticarli.
Infuriato, decise di raggiungere i suoi amici nel pub vicino a casa e, lasciò Alessia a casa da sola per darle modo di riflettere sull’errore commesso.
Il tempo passò e, alle tre di mattina, il marito ancora non aveva fatto ritorno a casa; Alessia decise di chiamarlo. Dopo un’ora di chiamate senza risposta, finalmente, la porta di casa si aprì e, sul ciglio di essa, c’era Lorenzo, ubriaco.
La donna, subito, lo portò in bagno e cercò di chiedergli spiegazioni sul perché avesse deciso di ridursi in quello stato. Iniziò il millesimo litigio, s’insultarono a vicenda e, a un certo punto, Lorenzo, preso dall’ira, sferrò un pugno sul viso della donna.
Alessia, impaurita, decise di andare a trascorrere la notte altrove, lasciando il marito da solo, in quello stato.
Il giorno successivo, nel tardo pomeriggio, la moglie, si fece coraggio e decise di tornare a casa e provare, nuovamente, a chiarire la situazione. Amava suo marito, era disposta a fare di tutto pur di far tornare le cose alla normalità.
Aprì la porta di casa e trovò Lorenzo sul divano; per terra, invece, c’erano delle bottiglie di birra vuote. Immediatamente, capì che la storia si era ripetuta; era ancora ubriaco.
In quell’istante, Alessia, capì che l’uomo che amava era cambiato e, lei, non voleva quel tipo di persona al suo fianco. Prese le valige e iniziò a riempirle.
Era in camera da letto, davanti allo specchio, impegnata a coprire con il fondotinta il livido procuratole da Lorenzo la sera prima. A un tratto, vide spuntare il marito dietro le sue spalle. Era infuriato, aveva capito che Alessia se ne stava andando. La prese per il collo, la buttò sul letto e iniziò a massacrarla. Le colpì la faccia, la schiena, e infine, la pancia; fino a lasciarla per terra dolorante.
Dopo aver compiuto il terribile misfatto, Lorenzo, decise di andare a fare una passeggiata. Alessia, invece, si riprese e corse in caserma a denunciare il marito. Aveva deciso di chiudere definitivamente con Lorenzo.
Egli, infatti, venne arrestato il giorno stesso mentre Alessia era in ospedale a fare i dovuti controlli. La donna prese quella decisione spinta dal coraggio perché voleva ricominciare a condurre una vita tranquilla, lontana dall’uomo che non la rispettava. Decise di denunciare l’accaduto anche per il benessere di suo figlio perchè non voleva farlo crescere con quell’esempio.
Oggi, a distanza di anni, Alessia si è rifatta una vita. Vive con Nicholas, il suo attuale compagno, e il figlio Davide. Inoltre, è diventata membro di un’associazione contro la violenza sulle donne e gira per le scuole italiane per tenere incontri in cui racconta la sua storia e incoraggia le donne a essere forti e a denunciare.
Perché, come dice Alessia alla fine di ogni incontro, «un uomo che ti ama e ti rispetta, non ti picchia».
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