Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
11ª edizione - (2008)

Un'esperienza di lettura

Quest'anno, a scuola, ho letto un classico della letteratura italiana, I Promessi Sposi, romanzo storico dell'Ottocento che tratta un tema romantico, ambientato nella società del Seicento. Questo romanzo, scritto da Alessandro Manzoni, racconta la vita di due persone qualunque che si vogliono sposare, ma si troveranno contro persone molto potenti, che faranno passare loro un lungo calvario.
 Durante la lettura di questo libro mi sono molto appassionato, ma è solo quando ho smesso di leggerlo e mi sono guardato intorno, che ho capito la sua bellezza: infatti, anche dopo duecento anni che è stato scritto, risulta incredibilmente attuale, e tuttora si possono ritrovare i nostri comportamenti e le enormi difficoltà che spesso, in rapida successione, si avventano su ognuno di noi.
 Basti pensare alle mafie per capire come ancora oggi le persone malvagie diventino potenti appoggiando i piedi sulle spalle delle persone oneste, che si vedono portare via ricchezze e affetti, il tutto in mezzo all'indifferenza dei cittadini e dello Stato, fermati dalla paura: la più forte arma della mafia.
 Dramma vissuto anche dalle persone che assistono alla guerra, dove a morire sono sempre i più innocenti e le loro morti non toccano il cuore delle meschine persone che traggono guadagno dalla guerra.
 Leggendo questo libro riusciamo quindi ad attualizzare quello che leggiamo nel testo, ma quello che mi fa più amare la lettura di questo romanzo è la giustizia che alla fine arriva sempre, i buoni che riescono ad avere la meglio sui malvagi, aiutati da una forza superiore e dalla loro onestà.
 Ma questo purtroppo non lo riesco ad attualizzare, non riesco a vedere una giustizia, e nemmeno persone giuste, ma vedo che il mondo è sempre più corrotto e che la parola potente è sempre di più il sinonimo di tiranno, ed essi non vengono puniti, né da un giustizia terrena né da una superiore, ma anzi sono i giusti ad avere la peggio e probabilmente non avranno mai una rivincita. A mio giudizio siamo tutti o tiranni o oppressi, e per quanto ci provi non riesco a veder giustizia, tanto da pensare che non esista più.
 In questi momenti ho bisogno di fuggire da questo mondo, e di spostarmi in una dimensione più giusta anche se irreale dove posso dimenticarmi che il lieto fine è pressoché inverosimile e poter credere che presto o tardi la giustizia arriverà, e per questo I Promessi Sposi è perfetto, così decido di prendere il libro e reiniziare a leggere.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010