Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
19ª edizione - (2016)

Mowgli

Caro diario,
ti scrivo per raccontarti del mio primo giorno da lupo.
Io, Mowgli, sono una ragazzo alto, robusto, con folti capelli e molto forzuto.
Oggi era il mio fatidico giorno perché sono stato accettato nel branco dei lupi.
Tutto è iniziato molto tempo fa quando una tigre mi stava cacciando ma io riuscii a scappare e a rifugiarmi in una grotta di lupi dove trovai papà lupo, mamma lupo e i due piccoli lupacchiotti.
Mamma lupo mi guardò con molto compassione e, dopo essersi messa d’accordo con papà lupo decise di adottarmi e di accudirmi fin quando non sarei diventato grande.
Per me, sono stati anni difficili quelli trascorsi con i lupi, perché non riuscivo a capire la loro lingua essendo un uomo e, quando giocavo con loro, mi facevo sempre male essendo loro i più grossi.
Ma gli anni passano e sono riuscito ad abituarmi e, pian piano ho imparato la lingua dei lupi e i loro giochi.
Questa sera è stata la sera più importante ed emozionante della mia vita da uomo-lupo, ho partecipato al consiglio dei lupi e sono stato accettato dal branco.
All’inizio i lupi non volevano inserirmi nel loro branco ma poi, in mio soccorso, vennero un orso e una pantera e alla fine, per un motivo o per l’altro, riuscirono a farmi accettare dal branco.
I giorni seguenti esplorai la giungla da nord a sud e da est a ovest, andando alla ricerca di nuovi popoli di animali dei quali imparavo le lingue e gli atteggiamenti, accompagnato dalla pantera e dall’orso.
Gli avvenimenti che mi hanno segnato di più dopo l’inserimento nel branco dei lupi sono stati, l’abbandono del popolo dei lupi per andare a vivere con quello degli uomini, quando uccisi la tigre che mi aveva cacciato e, quando fui rapito dal popolo delle scimmie.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010