Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
19ª edizione - (2016)

Il corpo delle anime

La notte accadono cose strane, le nostre anime si staccano dai corpi e con scioltezza attraversano le sbarre.
E vagano per i lunghi corridoi, volteggiando come se avessero conquistato un pezzo di libertà.
Di notte accadono cose che di giorno non si spiegano; al risveglio mi ritrovo solo nella cella, mi guardo intorno e le uniche cose che riconosco sono le foto dei miei cari appese ai muri che lacrimano umidità per la notte appena trascorsa.
L’unica luce che illumina la stanza è il sole che con i suoi raggi mi scalda il viso e mi avverte della prossima lunga giornata, durante la quale non sai cosa potrà accadere, potrà apparire uguale a tante altre, ma forse non sarà così, perché una lettera forse la cambierà, in meglio o in peggio; potrà rovinartela e tu inerme, impotente, non potrai fare niente per cambiarla, così come l’intera esistenza.
Sei in prigione e la realtà è tatuata sulla pelle, anzi dentro. Lì davanti, se vuoi aria, apri l’unica finestra che per noi diventa il mondo, davanti alla quale riflettiamo, ripensiamo al passato, agli errori commessi.
Dalla finestra si vede il muro di cinta, costruito da uomini come noi per nascondere altri uomini che finiscono in carcere, erbe velenose e tutto quello che c’è di buono negli umani va in rovina: siamo solo esiliati, il mondo ci scaccia dal suo cuore.
Molti di noi hanno ucciso l’amore da giovani con le mani avide del peccato, c’è chi ha ucciso il proprio amore senza un singhiozzo, chi con lacrime amare.
Inizia il tam tam della chiusura dei cancelli e uno alla volta si chiudono i nostri corpi, si distendono.
Gli occhi serrati.
I sogni si materializzano, le anime si staccano e una alla volta attraversano le sbarre, iniziano a volteggiare e i loro volti sono felici, pieni di colore, i corridoi ne sono pieni, ma la notte non è eterna.
Le primi luci colpiscono le finestre, il tam tam delle celle che si aprono ricomincia e inizia una lunga giornata. Si scende all’aria e i corpi riappaiono, li vedi; i loro colori sono svaniti, si cammina.
Ognuno immerso nei propri pensieri; ti guardi attorno, ed è tutto cemento infido che ti entra nei polmoni.
Noi aspettiamo la notte per immergerci nei sogni, sono questi che ci danno la carica.
Buonanotte popolo di sognatori, buonanotte a noi, numero di matricola 0000437568.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010