Un bacio
Un bacio.
Cos’è un bacio?
I più romantici risponderanno: è un giuramento fatto un po’ più d’appresso, un apostrofo rosa tra le parole t’amo… Mentre, i più golosi diranno: un cioccolatino dolce e cremoso.
I più piccoli invece, balbetteranno: è un ti voglio bene sussurrato dalle labbra della mamma o del papà.
Sono vari i significati che può assumere questa parola: è uno scambio di affetto tra amici e familiari ma anche il culmine che può raggiungere l’amore.
Catullo tempo fa scrisse:
Godiamoci la vita, o Lesbia mia, e i piaceri d’amore;
a tutti i rimproveri dei vecchi, moralisti anche troppo,
non diamo il valore di una lira.
Il Sole sì che tramonta e risorge;
noi, quando è tramontata la luce breve della vita,
dobbiamo dormire una sola interminabile notte.
Dammi mille baci e poi cento,
poi altri mille e poi altri cento,
e poi ininterrottamente ancora altri mille e altri cento
ancora.
Infine, quando ne avremo sommate le molte
migliaia,
altereremo i conti o per non tirare il bilancio
o perché qualche maligno non ci possa lanciare il
malocchio,
quando sappia l’ammontare dei baci.
I baci sono infiniti. Sono infiniti e sono la cosa più bella che esiste.
Catullo esprime in questa poesia la magia dell’amore e dei baci.
Baci che valgono molto di più della sapienza o di tutta la cultura che qualcuno può apprendere. E perché?
Perché la vita è breve, e quando anch’essa tramonterà, non rimarrà più nulla del passato; quindi dobbiamo goderci fino in fondo l’amore che ci viene donato in questo piccolo lasso di tempo.
Tante definizioni per un bacio. Ma qual è quella giusta? Anzi, c’è una definizione corretta? Oppure sono tutte vere?
Secondo me, un bacio è la personificazione della Dea Amore che, stanca di vivere sotto forma di cosa astratta, ha deciso di scendere tra gli uomini prendendo forma in un simbolo.
Un simbolo, un gesto, che riempie i cuori di chi lo compie e riscalda i loro animi, per l’eternità.
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