Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
18ª edizione - (2015)

Un’esperienza di lettura

L’amore per la poesia e la letteratura penso che inizi dal primo momento che si studi alle elementari: dalla semplicità delle lettere dell’alfabeto fino ad arrivare a studiare le biografie dei più grandi autori della letteratura.
Ma chiaramente non c’è solo lo studio continuo della letteratura, esiste la lettura costante da cui prendere spunto e confrontare il modo di scrivere.
A volte può capitare che venga l’ispirazione, come sta capitando a me adesso, e che non mi venga quando devo fare un tema a scuola.
Però sono convinta che ci possono essere due passioni differenti e certe volte si può amare entrambe o solo una. Ad esempio io preferisco la letteratura basata sui testi narrativi o i libri. Ma devo dire la verità che provo una profonda antipatia per la poesia.
Ognuno ha i suoi gusti e quindi bisogna rispettarli.
La storia che vorrei raccontarvi, come esperienza di lettura, è quella di una persona a me molto cara: mio nonno materno.
Per me mio nonno è tutto : data la sua giovane età mi confido con lui, ci scherzo; proprio come un padre. C’è stato e ci sarà sempre nel mio cuore per tutto quello che fa per me.
Quando ero più piccola era lui a insegnarmi i numeri e le lettere . Mi insegnò a leggere già a cinque anni per prepararmi bene ad affrontare la scuola, dato che ho iniziato le elementari ben un anno prima degli altri.
Aveva il tempo di insegnarmi perché era malato.
La sua grande passione è la lettura un po’ come la mia (mi sa che me l’ha trasmessa!).
Lui nacque nel dopoguerra, penso verso il 1946, aveva due fratelli che fecero il militare obbligatorio; lui, essendo il terzo, non lo fece. Continuò i suoi studi solo fino ai 13 anni di età. Lui però voleva continuare, voleva fare il giornalista.
La mia bisnonna e il mio bisnonno potevano affrontare le spese. Quindi mio nonno dovette iscriversi a dei corsi serali per lavorare di giorno. Purtroppo non seguì il suo sogno. Fu un vero peccato perché anche sua madre si accorse che aveva un talento.
Oggi mio nonno ogni giorno compra il giornale, e per voi sarà una cosa normale, però non vi ho detto che lui se lo legge da cima a fondo nonostante ci siano molti articoli e certi, per me, noiosi. Dopo aver letto il giornale (che lo finisce di leggere nel pomeriggio presto) continua la sua lettura con un libro.
La cosa che mi sorprende è che non potendo fare lo studio approfondito per diventare giornalista, lui non molla e continua a seguire la sua passione e a rispettarla per i suoi continui cambiamenti come l’introduzione di parole inglesi o di altre lingue.
Tempo fa mi raccontò che sua mamma gli comprava i libri e lui li leggeva parecchie volte. Era il consiglio che gli aveva dato lei per capire bene il testo (e per risparmiare economicamente secondo me).
Come avrete capito voglio bene a mio nonno e alla mia famiglia e per questo dedico loro questo tema, come ho abitudine fare.
Spero accogliate i miei pensieri personali e la storia di mio nonno, dato che ho cercato in tutti i modi di non andare fuori traccia.

P.S. Forse so perché la poesia non mi piace, a furia di studiarla a memoria me l’hanno fatte andare in antipatia…
Se può farvi piacere, a mio nonno piace.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010