Un’esperienza di lettura - La zattera della Medusa di Thèodore Géricault
Devastante forza, figure generate da una sostanza, saturazione dell’aria nella folle danza.
Prima impressione: colori dinamici e cielo di polvere. Punto di prospettiva: al di sopra della quotidianità, rischiando la morte del flebile Narciso.
Un vento di profumo infuria da nord-est, brividi di tempesta. Sud d’acciaio riposa nel disfacimento, pronto in trincea. Sangue che si riversa nelle fragili vene di morenti mani, come l’inondazione di una diga, l’istruzione di un gabbiano che canta l’Oceano Atlantico, incatenato in preghiere ululate da consumati marinai.
Come la disperazione che prova a sfrattare il sole,
C’è una transumanza di sfaceli
Una transazione di cieli
Uno smarrimento di ciechi
Una dispersione di mani
Mille grida in pochi mari
Deboli vite respirano la sera
Giocando, morendo come in altalena.
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