Incipit poetico: «Mi sogno io qualche volta» (U. Saba)

Mi sogno io qualche volta,
sola, nella gabbia della paura,
al buio, quasi una tortura.
Mi sogno io qualche volta,
tra gli amici, un’allegria passeggera,
una luce, una speranza vera.
Mi sogno io qualche volta,
nelle foreste, insieme agli animali.
Portato dal vento, l’odore
dei fiori, colpita da un intenso bagliore.

Nella poesia, composta da dieci versi divisi in due terzine e una quartina, il primo verso di ogni strofa è un’anafora, per evidenziare tre differenti tipi di sogno.
Gli argomenti sono disposti con una intensità decrescente, grazie al climax parto da un incubo, la mia più grande paura, poi una giornata felice con gli amici mi fa capire che non sono sola, e infine la mia più grande sensazione di pace e libertà, il mio più grande sogno.
Al termine di ogni strofa la rima baciata sottolinea la sensazione del momento.

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