Incipit poetico: «A chi č morto non dovremmo pensare» (Semonide)
A chi è morto non dovremmo pensare,
vero.
Ma il tuo corpo giace
dinanzi a me.
Inerme.
Il mio cuore urla il tuo nome,
disturba il tuo sonno.
Ti prego rispondimi.
Poni fine alle mie sofferenze,
placa i miei infiniti lamenti
così ch’io possa udire
il mio angelo cantare.
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