In sincronia con la natura - da Le cittą invisibili di Italo Calvino
Tra le calme e azzurre onde dell’oceano Pacifico si nasconde una grande isola, invisibile all’occhio umano.
Vi abitano grandi e piccole creature e la vegetazione è ricca di piante strane, di color viola, verde e azzurro, che producono bacche e frutti deliziosi. Nel cuore di questa fauna e di questa flora risiedono creature pure e belle, che vivono in contatto con la natura: gli elfi.
Un uomo rimarrebbe senza fiato nel vedere il loro rifugio; il monumento centrale si staglia sul resto della cittadina con le sue alte guglie bianche e le strane figure geometriche che lo compongono.
Qua e là nel palazzo sono situati dei piccoli spazi simili a terrazzi, coperti con maestose cupole sorrette da piccole colonne su cui si arrampicano piante color azzurro. Di notte i fiori di queste si aprono, donando al palazzo luminosità, grazie al loro polline bianco e brillante.
L’entrata del palazzo è preceduta da una grande composizione ad arco, formata da maestose corna di cervo.
La cittadina degli elfi è in perfetta sincronia con la natura; le loro abitazioni sono coperte o compaiono attorno a degli alberi. La maggior parte delle case è situata attorno a essi e per arrivarci bisogna percorrere lunghe scalinate che avvolgono gli alberi, illuminate sempre da quegli strani fiori brillanti che si trovano qua e là nel bianco palazzo.
Le case sono costruite con un legno pregiato color avorio, nell’isola in abbondanza, e a forma sferica, bucherellate da finestre a bifora.
Ai piedi delle abitazioni si trova il centro della città: mercati, botteghe, negozi di artigianato e pozioni, farmacie e così via.
Le botteghe sono le costruzioni più bizzarre della cittadina: hanno un alto tetto composto da tegole viola, delle finestre magre, slanciate e bianche, coperte da tendine che a volte lasciano intravedere l’interno della bottega, per lo più in disordine, probabilmente perché di solito esse sono gestite da folletti, piccole creature con una pelle color verde acido, lunghe orecchie, un grosso naso e due piccoli occhi neri.
Non sono molto pacifici con le altre specie, ma con gli elfi vanno d’accordo per la libera gestione delle botteghe.
Le strade sono lunghi serpenti composti da piccoli e radi ciottoli, alcune volte le contornano ai lati piccoli cespugli verdi vestiti di graziose bacche gialle.
Se un uomo qualsiasi dovesse mettere piede in questo paradiso, penso proprio che non vorrebbe più tornare nelle sue terre native.
Penso che anche la razza umana avrebbe potuto vivere in sintonia con la natura, ma è stata troppo accecata dal desiderio di costruire su agevoli pianure, distruggendo tutto ciò che c’è di bello in questo mondo: la natura.
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