Riflessione su una lettura fatta
Il libro su cui ho deciso di fare una riflessione è: Memorie di una Geisha di Arthur Golden.
Fra gli appassionati del genere è molto conosciuto, ma altri al contrario non ne hanno mai sentito il titolo o se lo conoscono è solo perché ne hanno tratto un film. È un romanzo ambientato in Giappone dagli anni venti fino al periodo successivo alla seconda guerra mondiale e viene trattato ciò che essa comportò.
Spesso non ci soffermiamo troppo su ciò che un racconto ci vuole insegnare, si leggono le parole, frase dopo frase e si crede di essere dei bravi lettori. In realtà bisognerebbe approfondire ciascuna delle parole di un libro, il loro vero significato e ciò che lo scrittore ci vuole trasmettere. In questa lettura ho trovato due diversi tipi di significato, il primo può essere definito storico il secondo invece è più profondo.
L’ambientazione della storia è molto ben descritta e ricrea perfettamente nella mente del lettore le varie sensazioni dei personaggi. Il paesaggio di Yoroido, una piccola cittadina rurale, viene immaginato com’era realmente: il profumo di salsedine causato dalla presenza del mare, oppure l’odore nauseante di pesce che si può sentire ove viene conservato, prima di essere venduto; tutto questo in netto contrasto con Gion, dove la piccola protagonista viene venduta. Una città allegra con molto movimento e piena di colori e di profumi del tutto nuovi.
Le sensazioni da lei provate immergono colui che legge nel suo mondo, come se lui stesso lo stesse scoprendo per la prima volta, cosa che può anche essere vera. In fondo sono in pochi a poterci dire com’era il luogo a quel tempo.
Non sono solo queste sensazioni a caratterizzare la storia, si parla anche di come venivano considerate le persone. In determinati contesti un errore ti avrebbe potuto segnare fino alla fine dei tuoi giorni se non ci fosse stato qualcuno disposto a rischiare pur di salvarti. L’arrivo della seconda guerra mondiale cambiò drasticamente la quotidianità e causò una pesante depressione. Pur di rifugiarsi dalla guerra, si era costretti a fare lavori sgradevoli che però potevano salvare la vita.
Nel libro si parla anche di come le condizioni mutarono drasticamente con l’arrivo degli americani. Tutto questo viene sottolineato grazie anche alla narrazione in prima persona. Sentimenti di persone che hanno contribuito alla scrittura del romanzo emergono, lasciandoti senza parole.
Il secondo tipo di significato riguarda il collegamento all’attualità. Il testo è basato sul tema del sogno. Molte persone crescono avendone uno, altre passano i loro giorni cercando uno scopo e spesso non lo trovano. Quando però si capisce la propria strada spesso si viene ostacolati; i vari personaggi possono rappresentare le difficoltà della vita e ci possiamo immedesimare nella protagonista. Come nel brano il personaggio di Hatsumomo, anche noi possiamo incontrare qualcuno che ci odia a tal punto da intralciare tutto ciò che stiamo cercando di costruire e molto spesso ci facciamo sopraffare, ma possiamo incontrare persone come Mameha, che sono disposte a offrirci il loro aiuto in caso di necessità. Questi però non sono gli unici personaggi che possiamo riconoscere nella nostra vita. Ci sono individui, i più comuni secondo la mia esperienza personale, come la piccola Zucca che si fingono veri amici, disposti a tenderti una mano, ma che la ritraggono e ti tradiscono non appena ne hanno la possibilità per poterne approfittare. Nonostante tutto, però, bisogna fare come la piccola Chiyo: bisogna risollevarsi e affrontare i problemi con le proprie forze, senza contare troppo sulle altre persone, in modo che gli sforzi fatti fino a quel momento non risultino vani e si possa raggiungere il proprio obiettivo.
Proprio come viene citato nel libro, bisogna essere come l’acqua. L’acqua si scava la strada anche attraverso la pietra, e quando è intrappolata si crea un nuovo varco fino a giungere alla propria destinazione.
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