Art and Music/Arte e Musica/Arta e Můseca
L'uomo può essere considerato un animale soltanto da un punto di vista strettamente biologico; questo concetto fu ribadito anche dallo scrittore romano Sallustio in un passo della sua De coniuratione Catilina: tutti gli uomini che vogliono eccellere sugli altri essere viventi debbono con incessante sforzo impegnarsi, per non trascorrere la vita nell'oscurità, simili agli animali che la natura volle proni e obbedienti al ventre.
Ciò che distingue, ancor più nettamente, l'uomo dagli animali è il perfetto equilibrio tra ragione e istinto.
Gli animali, a differenza degli uomini, agiscono secondo il proprio istinto, non hanno una parte razionale che placa la parte irascibile.
L'uomo è capace di provare ed esprimere emozioni, ciò lo contraddistingue dagli animali.
Un'altra caratteristica che evidenzia la natura non animale dell'uomo è la passione per il bello: l'arte; l'uomo ha dato origine a una passione per il bello che non ha eguali. L'arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana svolta - singolarmente o collettivamente - che, poggiando su accorgimenti tecnici e norme comportamentali derivati dallo studio e dall'esperienza, porta a forme creative.
Molto spesso gli artisti sono etichettati come folli, ma cos'è la follia? Chi sono i folli? In che mondo vivono? I folli, per la società in cui viviamo, sono quelle persone che hanno una mente diversa da quella della maggior parte delle persone. Quindi un folle, un diverso, ci fa paura per la sua diversità. Un folle vede cose che noi non vediamo, sente cose che noi non sentiamo, vive in un mondo in cui non viviamo!
La maggior parte degli artisti sono etichettati come folli perché vivono in una dimensione tutta loro, comunicano con il mondo tramite le loro opere, codeste sono le porte per entrare, per pochissimi istanti, nel loro mondo, per condividere le loro paure, le loro gioie e i loro dolori.
Gli artisti sono, in un certo senso, una società molto aperta al dialogo. Quando i nostri occhi si posano sull'opera di un artista possiamo intuire qual era il suo stato d'animo durante la realizzazione di quest'ultima.
La musica non propone una porta per entrare nella mente dell'artista, bensì assorbe l'ascoltatore in una realtà parallela.
La musica è qualcosa che parla direttamente all'anima, non bisogna essere particolarmente colti sotto il profilo musicale per dire che le sinfonie, barocche, di Vivaldi sono bellissime.
La musica rock non è caratterizzata dalla formalità delle opere di Vivaldi e Beethoven, è cacofonica; ciò non ostante è il genere più ascoltato al mondo e specialmente dagli adolescenti; questo perché un adolescente di per sé è romantico, apprezza molto lo slancio, non la formalità, ecco perché un adolescente tendenzialmente è più propenso ad ascoltare la musica di Kurt Cobain anziché l'armonia, la precisione di Beethoven.
La musica, per un adolescente, è paragonabile all'ossigeno, senza di essa non riuscirebbe a vivere!
L'adolescente, grazie alla sua capacità per apprezzare lo slancio verso l'estremo, l'ignoto, è maggiormente suggestionato dall'arte romantica, poiché essa si basa sull'esaltazione dei sentimenti.
Io non sono un tipo che si appassiona ai soliti tormentoni estivi, né a una canzone che i miei amici ascoltano di continuo; riesco ad appassionarmi soltanto a una canzone che riesce a trasmettermi qualcosa.
Una canzone, per piacermi, deve emozionarmi, deve farmi percorrere la schiena da brividi. Poche canzoni hanno avuto questo effetto su di me, una di queste è: Glasgow Kiss di John Petrucci, famoso chitarrista statunitense; sentendo la canzone, completamente strumentale, sono rimasto a bocca aperta. Durante molti suoi assoli di chitarra la mia schiena era percorsa da freddi brividi, stavo ascoltando uno dei migliori chitarristi della storia della musica, sia sotto il profilo tecnico e sia sotto il profilo armonico. La sua musica cattura l'anima, anzi te la rapisce, per riaverla devi abbandonare te stesso alle note, devi farti trascinare dalla melodia e fregartene di tutto il resto.
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