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17ª edizione - (2014)

Perché è scappato? - Analisi psicologica di Chris McCandless

La lettura che porto è il saggio Nelle terre estreme di Jon Krakauer, in cui viene condotta un’accurata indagine sulla vita di un ragazzo che era stato trovato morto nella foresta in Alaska su cui l’autore del libro aveva inizialmente pubblicato un articolo nella rivista Nature.
Chris McCandless, anche chiamato Alex Supertramp, era un ragazzo che abbandonò la propria vita e la famiglia per viaggiare e poter stare nella natura facendo la vita che desiderava lontano da una società a cui non voleva né poteva adattarsi.
Dal momento in cui Chris iniziò a viaggiare, subito dopo la laurea, ha tagliato i legami con la vita precedente, in particolar modo con la propria famiglia. La rottura con essa fu talmente violenta da portarlo addirittura a cambiare nome.
Non vi sono motivazioni evidenti che possano aver portato a questa scelta, di conseguenza lo scopo di questo saggio è quello di svolgere un’analisi psicologica del personaggio per mettere in luce quali siano state le cause più profonde della separazione.
L’interiorità di Chris è molto complessa e le cause agenti sono molte, quindi, per praticità, ho preferito dividerle in paragrafi, nonostante abbiano una notevole influenza reciproca.
Nella sua vita l’aspetto che più salta all’occhio è senz’altro la nobiltà dei valori che condivide; grazie alla propria sensibilità è molto colpito dalle problematiche del mondo: si oppone al consumismo e agli sprechi della società in cui vive; si rivela essere un «esteta vagabondo» che riesce a mettere in pratica i propri ideali.
È molto ambizioso e questo aspetto del proprio carattere si rispecchia nei progetti e nel suo stile di vita, è inoltre dotato di una grandissima spiritualità che ricopre un ruolo fondamentale nelle scelte e nelle azioni che compie, nasce da qui la decisione di vivere a stretto contatto con la natura.
Questi primi tre punti – l’altezza dei suoi valori, l’ambizione e la spiritualità – sono il motivo principale del suo attrito con la società, da cui decide di scappare, e con i propri genitori, che vivono seguendo alla lettera le imposizioni dell’ambiente che li circonda, per questo molto criticati da Chris.
Questo punto di per sé non è fondamentale nell’analisi delle cause del ragazzo, ma acquisisce un rilievo particolare dal momento che è una delle poche problematiche evidenti a tutti e di cui anche Chris è consapevole.
Il punto di rilievo nell’interiorità di Chris, che gli comporta moltissimi problemi, è la sua rigidità mentale che si traduce in alcuni aspetti molto importanti. Prima fra tutti la testardaggine la quale, unita al proprio modo di agire così radicale, è una spinta fortissima che lo porta a scegliere, tra le altre cose, di abbandonare la società.
Non meno importante è l’incapacità che ha di accettare gli avvenimenti e le azioni delle persone con cui ha a che fare. Infine questa sua chiusura lo porta probabilmente a idealizzare tutto ciò che lo riguarda da vicino.
Tale idealizzazione, unita ai valori e alla sua ambizione, lo conduce a pretendere da se stesso molto più di quanto non possa dare, non riuscendo a vedere quali sono i propri limiti; probabilmente Chris applica la stessa visione ambiziosa anche a chi gli sta intorno.
Appare chiaro dal libro quanto Chris giudichi le persone in base alle azioni che compiono, in particolare suo padre, da qui sorge una domanda fondamentale: come mai riesce a perdonare l’ipocrisia e gli errori dei suoi idoli, quali Thoureau e Tolstoj, mentre non ce la fa nei suoi confronti?
È già stato detto quanto il ragazzo tendesse a idealizzare e ad avere una visione ambiziosa delle persone, in particolare nei confronti di Walt McCandless; secondo i suoi ideali, infatti, la figura del padre deve essere quasi divinizzata. Questo modo di vederlo, l’ha portato sicuramente a credere che egli non potesse commettere gli errori tipici di tutti gli uomini. Illusione che è stata drasticamente distrutta nel momento in cui Chris ha scoperto la verità sul passato di Walt e le difficoltà che aveva avuto nel chiudere il rapporto con l’ex moglie.
La sua chiusura mentale gli impedisce di accettarlo e per questo motivo Chris inizia a maltrattare il padre e a reagire aggressivamente vedendolo come un tiranno e un ipocrita.
Il punto appena analizzato mette in luce una situazione molto comune nelle relazioni tra genitori e figli: avviene spesso che quest’ultimi, specie durante l’adolescenza, inizino a ribellarsi all’autorità genitoriale o ad avere uno scontro, più o meno manifesto con loro.
Questo comportamento, a mio parere, si viene a creare quando, generalmente durante l’adolescenza, si inizia a prendere coscienza del mondo e, acquistando senso critico, si scopre che i genitori non sono perfetti come li abbiamo sempre visti, bensì normalissimi esseri umani che possono sbagliare.
È proprio questa possibilità a mettere completamente in crisi l’individuo e la figura idealizzata che si era costruito. Nel momento in cui viene a mancare questa visione rassicuratrice, si apre un periodo di ribellione nei confronti dell’autorità genitoriale, causato dall’impossibilità di accettare la recente scoperta; tale comportamento verrà gradualmente abbandonato con la maturazione.
Quello appena spiegato è un passaggio necessario nell’adolescenza che generalmente non ha conseguenze disastrose, a differenza di quando ciò accade nell’individuo maturo che ha già sviluppato una propria visione del mondo. La presa di coscienza di una cosa del genere da adulto porta a un cedimento delle certezze e alla definitiva incapacità di accettare la situazione, con tutti i comportamenti distruttivi che ne derivano.
Chris è eccessivamente introverso: non parla con nessuno di ciò che pensa né di ciò che scopre; dà eccessiva importanza alle singole cose che accadono e tende a pensare continuamente a ciò che è accaduto. Quando scopre il passato del padre, non ha nessuno scontro né fisico né verbale con lui a proposito dell’argomento, ma continua a pensarci. La negazione di uno scontro non fa altro che portare il ragazzo a una situazione in cui ha troppa rabbia repressa e l’impossibilità di sfogarla lo porta a uno scoppio, rappresentato dalla frattura con la famiglia, così violenta principalmente per questo motivo.
Nonostante tutto però, lo scoppio di Chris non porta neanche in ultima battuta a uno scontro reale, ma solo a una separazione. Credo che il motivo di ciò non sia da cercare solamente nel proprio carattere introverso, ma anche nella sua visione della figura paterna, che comportava un profondo rispetto nei suoi confronti.
Da tutti i punti analizzati finora, emerge come in realtà alla base del distacco da parte di Chris con la famiglia non vi siano grandi problematiche con i suoi componenti, ma solamente con il padre. A mio parere, pur non potendolo considerare come colpevole o consapevolmente responsabile degli avvenimenti, svolge comunque una parte centrale in tutta la dinamica.
Chris infatti non mostra mai di aver avuto particolari disagi o scontri né con la madre né con gli altri componenti della famiglia a eccezione di Walt. Alla base di tutto vi è quindi semplicemente un difficile rapporto padre figlio.
Vi è un ultimo insieme di cause nella vicenda. Chris era un ragazzo di indole passionale, impulsivo e irrequieto, caratteristiche che hanno sicuramente contribuito ad aumentare la tensione all’interno dell’ambiente familiare. Il ragazzo, infine, aveva la necessità di dimostrare la propria indipendenza e le proprie capacità, ai genitori e a tutto il mondo, come se avesse dovuto reggere un confronto con essi in qualsiasi momento.
L’eliminazione della figura dei genitori dalla propria vita può essere vista come la dimostrazione definitiva della propria indipendenza.
Questa causa, non può che essere definita secondaria nell’analisi delle motivazioni della separazione ma, a mio parere, ha un ruolo centrale tra i motivi che l’hanno portato a viaggiare.
Allo stesso modo credo che molte delle cause analizzate in funzione del distacco con la famiglia abbiano un particolare rilievo anche nell’analisi di quelle che l’hanno spinto a partire per l’Alaska.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010